Debutta al Teatro San Carlo di Napoli, sabato 19 gennaio 2013 alle 20.30, il nuovo allestimento dell’opera di Antonin Dvořák: “Rusalka”. Questa è la prima volta in assoluto che al Lirico di Napoli si può assistere a un’opera del genere. A dirigere Manfred Schweigkofler, vincitore di numerosi riconoscimenti internazionali tra cui il premio “miglior opera italiana” e “miglior regia” per “Salome” e “Der König Kandaules”.
Il regista afferma e sottolinea che “Rusalka” è un canto d’amore alla natura, oltre ad essere l’opera cardine dell’orgoglio slavo. Attraverso la messa in scena di questa sera, sarà di fondamentale importanza il messaggio ambientalista che si intende lanciare. Proprio per questo motivo, la fashion designer slovena Mateja Benedetti presenta costumi interamente composti di materiali riciclati ed ecocompatibili, tra cui la pelle di salmone ricavata dagli scarti dell’industria alimentare e il cotone prodotto senza metalli pesanti. Ogni capo è stato realizzato dalla sartoria del San Carlo diretta da Giusi Giustino.
La lettura del direttore Schweigkofler è postmoderna oltre che visionaria. Gli spettatori potranno ammirare così l’opera green di una sirena che racconta il rapporto tra uomo e natura. Saranno messi in discussione i limiti dell’uno e le grandezze infinite dell’altra. All’arte contemporanea invece si ispirano le scene di Walter Scheutze, impreziosite dalle videoproiezioni e dalle luci al led rispettivamente a cura di Christoph Grigoletti e Claudio Schmid. A dirigere Orchestra e Coro del San Carlo, lo statunitense John Fiore del “Norwegian Opera and Ballett”. In scena ci sarà un cast di specialisti: Dina Kuznetsova , Pavel Černoch, Jolana Fogas , Irina Mishura Richard Paul Fink, Andrea Porta, Francesca Russo Ermolli, Antonio Di Matteo, Valda Wilson, Federica Giansanti e Giuseppina Bridelli.
Dvořák iniziò a comporre “Rusalka” nel 1900. Il libretto è dello scrittore Jaroslav Kvapil, illustre figura del teatro boemo. L’opera è in tre atti e racconta della sirena del lago, Rusalka, che decide di prendere sembianze umane per amore di un principe. Da questa scelta, una serie di amare conseguenze. La storia si rifà ad alcuni miti delle tradizioni slava e nordica, riprendendo però due fortunate novelle di epoca romantica: “Undine” di Friedrich de La Motte-Fouqué e “La Sirenetta” di Hans Christian Andersen. Dalla prima del 1901, l’opera è costantemente rappresentata con successo in tutto il mondo, e deve il suo successo ad alcune celebri arie, tra cui “L’inno alla luna”.
Le repliche dello spettacolo ci saranno il 22, 24, 27 e 29 gennaio 2013, per un totale complessivo di cinque recite.