A Genova una mostra sulla subacquea, organizzata in occasione del premio Duilio Mercante, padre della subacquea italiana. Il metodo di Duilio Mercante – messo a punto con Luigi Ferraro, derivato da esperienze di tipo militare, adattate alle esigenze sportive – nacque nel 1948, e fu adottato dalla Federazione Italiana Pesca sportiva, dal 1957. La sistematizzazione dell’insegnamento delle tecniche subacquee dette, come si può comprendere, un grande contributo alla sicurezza. I metodi di insegnamento di tipo italiano, affondano in ogni caso le loro radici nel metodo Marcante, da cui diverse organizzazioni sono partite riformando e aggiungendo, tenuto conto anche dell’irrompere dei metodi di insegnamento americani che non soddisfano a pieno le esigenze di sicurezza connesse all’immersione. L’esposizione, che si terrà al Galata Museo del Mare dal 5 febbraio al 10 marzo presso la sala delle esposizioni del museo, comprende anche due incontri, in programma il 16 e il 23 febbraio alle 17, dedicati al mondo dell’immersione in apnea e alla medicina subacquea. In particolare il 23 febbraio Patrizia Maiorca racconterà le avventure e le curiosità di una vita passata e romanzata in mare ad esplorare nuove terre. A fine serata, verrà conferito il Premio Duilio Marcante e i tre diplomi d’onore alla presenza di personalità del mondo subacqueo. I premi sono attribuiti dalla Lega nazionale Attività subacquee dell’Uisp a soggetti che si sono distinti per significativi contributi alla sicurezza, per il soccorso e la salvaguardia della vita umana in acqua nel corso dell’anno.
L’esposizione, che è organizzata dalla Lega Sub in occasione, come anticipato, del Premio Marcante e visibile dal 6 febbraio al 10 marzo 2013 presso la galleria delle Esposizioni, è articolata in due sezioni: quella storica che racconta l’evoluzione della subacquea e l’affascinante mondo dell’apnea con la possibilità di vedere oggetti utilizzati durante i record di profondità.
«Il fatto che una mostra storica delle attrezzature subacquee sia ospitata al Galata Museo del Mare è una ulteriore conferma dello spirito del Museo che, oltre a svolgere una preziosa opera di divulgazione tecnica e scientifica, si occupa di salvaguardare il patrimonio culturale storico dell’andar per mare, che non può avere un futuro se non poggiando saldamente il presente sulla conoscenza del passato», affermano gli organizzatori.