A ROMA IN SCENA IL NOME DEL PAPA RE

©Guido Vrola - Fotolia.com
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Al Teatro dell’Angelo di Roma, dal 27 febbraio al 24 marzo 2013, andrà in scena “In nome del Papa re” di Luigi Magni con Antonello Avallone e Sergio Fiorentini, versione teatrale e regia di Antonello Avallone. Tra gli interpreti Emiliano De Martino e Tonino Tosto, Susy Sergiacomo, Nanni Candelari, Patrizia Ciabatta, Matteo Lombardi, Flavia Di Domenico, Francesco Marioni, Daniele Di Matteo. Ancora una volta il teatro trova ispirazione dal cinema. Torna in scena, a grande richiesta, lo spettacolo campione di incassi della stagione 2009/2010 del Teatro dell’Angelo, uno dei più grandi capolavori di Luigi Magni, da lui scritto e diretto nel 1977, secondo film di una trilogia che vide protagonista la Roma papalina del XIX secolo.

Lo spettacolo – Quando nel 1977 “In nome del Papa Re” usci nelle sale cinematografiche, qualcuno accusò Magni, autore della sceneggiatura e regista della pellicola, di anticlericalismo. Quando Antonello Avallone chiede a Magni, a Natale del 2009, di portarne in scena la versione teatrale, dice sì ad Avallone e afferma: «Io non sono mai stato anticlericale, sono sempre stato amico dei preti. Il mio problema era solo l’antipatia per il potere temporale e per l’erede di S. Pietro che a quel tempo sembrava essere anche l’erede di Roma».

Lo spettacolo mantiene la fedeltà del testo. «La vecchia regola del set – afferma Magni – dice che è il copione a comandare. E lo spettacolo di Avallone lascia tutto inalterato, questo il suo pregio maggiore, al di là dell’ottima regia di Antonello e la grande interpretazione della “nuova coppia” Avallone – Fiorentini».

Avallone ha preparato il copione e Magni non ha corretto neanche una virgola, ha assistito ad una prova generale e ne è rimasto entusiasta al punto di concedere ad Avallone altre due sceneggiature: «Nell’anno del Signore”, già rappresentata nel 2010, e “Secondo Ponzio Pilato”, di prossima programmazione. Anche Lucia Mirisola, moglie di Magni e David di Donatello per le scene e i costumi del film, ha apprezzato il lavoro della costumista scenografa Red Bodò “ perché ha risolto tutte le situazioni esterne in maniera intelligente esaltando la scelta dei colori che in alcuni momenti ricordano quadri del Caravaggio».

Rappresentare oggi In nome del Papa Re, alla vigilia delle annunciate dimissioni di Papa Benedetto XVI, ha un sapore particolare, visto che la storia di Magni inizia proprio con il protagonista Monsignor Colombo (Antonello Avallone) che detta al suo segretario/perpetuo Serafino (Sergio Fiorentini) le dimissioni da giudice della Corte Suprema della Sacra Consulta, non condivendo più la politica dello Stato Pontificio, all’indomani dell’eccidio effettuato dagli Zuavi pontifici al Lanificio Ajani in Trastevere (25 ottobre 1867), dove furono trucidati 16 romani, tra cui Giuditta Tavani Arquati, in memoria della quale esiste ancora una lapide commemorativa in Via della Lungaretta.

 

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