A dieci anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 25 febbraio 2003, Roma ricorda il grande Alberto Sordi, figura fondamentale della cultura popolare del XX secolo: un’icona dell’italianità, ma soprattutto della romanità, che ha saputo declinare in modo superbo, portando in scena pregi, vizi, virtù, miserie, contraddizioni e nobiltà non solo di un’intera generazione di italiani, cogliendo i tratti essenziali anche di figure storiche, legate alla nostra identità nazionale, dal popolano all’aristocratico, dall’uomo comune al nobile decaduto.
Dal 14 al 25 febbraio la città sarà palcoscenico di una serie di iniziative, promosse da Roma Capitale – Assessorato alle Politiche Culturali e Centro Storico, Fondazione Alberto Sordi con il supporto organizzativo di Zètema Progetto Cultura, che ripercorreranno i mille volti istrionici di un maestro d’arte: attore, doppiatore, regista, cantante, addirittura speaker radiofonico, quasi a ricalcare le tante facce di un’Italia che ha sempre voluto e saputo raccontare con ironia, amarezza e tanto amore.
Anche grazie alla collaborazione di RadioRai, Sorgente Group, Conservatorio di Santa Cecilia e Agenzia per la Mobilità, saranno molti e tutti coinvolgenti gli appuntamenti che si allargheranno dal centro alle periferie di Roma. Solo per citarne alcuni: una mostra al Vittoriano, proiezioni di film, concerti, ripercorrendo svariate delle tappe della vita di un uomo che ha fatto diventare un “mestiere”, quello dell’Artista, un modello di vita.
Sarà una mostra ospitata al Vittoriano ad inaugurare il 14 febbraio ore 18 questa grande festa. “Alberto Sordi e la sua Roma” a cura di Gloria Satta, Vincenzo Mollica e Alessandro Nicosia, con l’organizzazione di Comunicare Organizzando presenterà al pubblico dal 15 al 31 marzo, immagini, filmati, pensieri, interviste, manifesti, sceneggiature, costumi di scena, documenti anche inediti, tutto messo a disposizione dalla sorella dell’attore, Aurelia. Un percorso espositivo che aprirà dei focus sui numerosi film di Sordi ambientati a Roma, da Un americano a Roma fino a Nestore l’ultima corsa, ricordando le celebri battute entrate ormai nel lessico comune
Il 16 febbraio alle 11, nel cuore verde di Roma, a Villa Borghese, accanto alla Casa del Cinema riferimento romano per le arti del grande schermo, sarà inaugurata “Viale Alberto Sordi: Attore (1920 – 2003)”. Non un percorso a scorrimento veloce, ma una via all’interno del parco dove passeggiare e consentire – a chi lo desideri – di soffermarsi e ricordare il grande artista. Un omaggio doveroso ad un uomo che ha portato i colori e i tratti di Roma in tutto il mondo. La cerimonia sarà accompagnata dalla Banda della Polizia Municipale. Come non ricordare il famoso “pizzardone” che ha contribuito a farci familiarizzare con l’immagine del Vigile Urbano romano?
Lo spazio della Pelanda a Macro Testaccio il 23 febbraio alle 16, nell’ambito della seconda edizione del Festival “C’era una volta. Gioco e giocattolo”, ci racconterà di un Alberto Sordi doppiatore. Ospiterà infatti, nella sala cinema, la proiezione del film “I diavoli volanti”, diretto nel 1939 da Edward Sutherland con Stanlio e Ollio e Alberto Sordi doppiatore di Oliver Hardy in Italia.
L’Auditorium del Parco della Musica ricorderà Alberto Sordi il 23 febbraio alle 21 nella Sala Sinopoli, grazie alla Gerardo Di Lella Grand’Orchestra che eseguirà fedelmente le partiture originali dei film e quei brani di cui sono state perse le partiture che, il 24 febbraio del 2004 – primo anniversario della scomparsa di Alberto Sordi – furono trasmesse in prima serata su Raidue nel concerto diretto dal M° Gerardo Di Lella, chiamato proprio dal M° Piccioni, compositore delle colonne sonore dei film di Sordi. Una serata magica, alla quale parteciperanno anche gli archi del Conservatorio di Musica Santa Cecilia, grazie alla disponibilità del Direttore M° Edda Silvestri.
Il 23 febbraio al Teatro Tor Bella Monaca – alle 17 e alle 21 – e il 24 febbraio al Teatro Biblioteca Quarticciolo – alle 17 – due sedi del circuito Casa dei teatri e della Drammaturgia Italiana, sarà proiettato il famosissimo “Amore mio aiutami” del 1969, dove troviamo Sordi in coppia con Monica Vitti, attore ma anche regista.
La Casa del Cinema, luogo ideale in queste giornate, il 24 febbraio alle 11 ospiterà la proiezione del film “Bravissimo”, con un Alberto Sordi – diretto da Luigi Filippo D’Amico – nei panni del maestro elementare Ubaldo Impallato, padre simbolico di un bambino prodigio, sottratto per amore dalle spire di una famiglia sfruttatrice. Il lieto fine premia ancora una volta la profonda umanità che traspira dalle interpretazioni di questo grande attore, maestro nella pellicola ma grande insegnante di altruismo nella vita di tutti giorni.
«È bello credere, e non si crede facendo tanti ragionamenti: io sono cristiano, la vita mi ha sempre più convinto che il cristianesimo è vero. Che bisogno c’è di ragionarci su?» Una religiosità semplice immediata e nel contempo profonda quella raccontata da Alberto Sordi in un’intervista. E un momento doveroso di raccoglimento sarà quello della Santa Messa celebrata in sua memoria nella Chiesa degli Artisti di Piazza del Popolo alle 11.00 del 24 febbraio – con ingresso ore 10.45 – e trasmessa in diretta Rai. Ricordando collettivamente, in un momento di spiritualità nella città delle cupole, un uomo e la sua profonda gioia di vivere.
All’interno della Galleria Sordi, il 25 febbraio alle 20.30, ultimo giorno di festa si potrà assistere al cult “Un americano a Roma”, con la regia di Steno. Grazie alla collaborazione con Radio Rai, il 23, 24 e 25 febbraio, nelle stazioni Metro e in Galleria Sordi sarà possibile riascoltare la voce di Alberto Sordi nel ruolo di speaker, in una carrellata sulle sue molteplici trasmissioni radiofoniche.