La città è una nave. Questo il titolo del libro di Federica Iacobelli che sarà presentato domani, lunedì 18 febbraio 2013, alla Feltrinelli di via Chaia a Napoli alle 11.
Il libro – È il millenovecentottanta. Federica vive a Napoli, ha cinque anni e aspetta la nascita del fratellino, che sarà come un terremoto nella sua esistenza. Intanto anche il terremoto, quello vero, scombussola la sua percezione del mondo e trasforma i suoi legami e affetti in una dimensione mutata dell’esistenza e dell’immaginario. Il mare. Quel mare cui la città si affaccia. E che si vede sempre. Dappertutto. Che accompagna col suo rumore, i suoi colori. La bambina lo guarda dalla finestra, dalle strade, lo solca insieme al padre sui traghetti. Lo ascolta. Anche quando tutto si ferma, per poi cominciare a tremare con violenza, seminando paura e caos. Entra nei suoi pensieri, li forma, li ritma. Insieme alla città. Il ritratto di un’infanzia che è anche il ritratto di luoghi straordinari e difficili.
L’autrice – Federica Iacobelli è nata a Roma nel 1975. Cresciuta a Napoli, oggi vive a Bologna. Dopo la laurea in greco antico e la specializzazione in giornalismo, si è dedicata alla scrittura: per la stampa, per la letteratura jeune public, per il teatro e più recentemente, dopo aver vinto l’XI concorso Script, anche per cinema e tv. Uno studio tutto per sé (Motta Junior) ha vinto il Premio Pippi 2008 e nella stessa collana Michelangelo è stato segnalato con menzione speciale al Premio Città di Roma per Gianni Rodari 2006. La piccola Anna e il Piccolo Hans (Giannino Stoppani) e Chiudi gli occhi e sogna (Motta Junior, Actes Sud Junior) sono stati i primi due incontri con Chiara Carrer. Dalla collaborazione con il compositore e pianista Daniele Furlati sono nati il melologo Novelle fatte al piano e la piccola opera Asteroide Lindgren. Il monologo Era di Maggio, liberamente tratto da Per questo mi chiamo Giovanni di Luigi Garlando, è oggi pubblicato in Francia da Les Editions Theatrales.