Sarà inaugurata domani, 22 febbraio 2013, a Napoli la mostra “Fridtjof Nansen: esploratore, scienziato e benefattore dell’umanità (1861-1930). Evidenza ed attualità del suo pensiero e delle sue intuizioni scientifiche nel suo lavoro a Napoli e nelle ricerche del CNR in Artico” organizzata dal Consiglio nazionale delle ricerche, Reale Ambasciata di Norvegia e associazione ‘Circolo Polare’ per celebrare i 150 anni dalla nascita dell’esploratore.
Visitabile fino al 31 maggio presso la Città della Scienza, l’esposizione propone reperti, oggetti e strumenti provenienti dai musei norvegesi e immagini che proiettano il visitatore verso le ricerche ambientali e climatiche più avanzate e interessanti per il futuro del nostro Pianeta. L’edizione nella città partenopea – rispetto a quelle ospitate in sedi quali il Museo di Storia Naturale di Milano, il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino e il Museo di L’Aquila – è infatti arricchita di nuovi contributi, frutto dell’attività che da oltre 15 anni impegna il Cnr in Artico.
L’esposizione, composta da sezioni didattiche, permette un viaggio ideale dalle esplorazioni del passato fino ad oggi. Da diversi musei di Oslo arrivano oggetti che restituiscono il quadro della vita in questo ambiente estremo: monili inuit, rompighiaccio in avorio, guanti in pelle, un galleggiante – frenante per reti e arpioni, un kajak, un microscopio d’epoca, la cosiddetta ‘bottiglia Nansen’ utilizzata per campionare l’acqua e il successivo ‘modello Niskin’, rotte di viaggio, aiutano a rivivere momenti del lavoro dell’esploratore norvegese, Premio Nobel per la pace nel 1922, primo Alto Commissario per i prigionieri e rifugiati politici.
La mostra mette a confronto anche un modellino della nave Fram utilizzata da Nansen con un’imbarcazione militare sviluppata presso l’Insean del Cnr, e un paio di sci d’epoca con quelli tecnologici usati oggi: fu sempre l’esploratore nel 1888, con la traversata dell’inesplorata Groenlandia, a dare a questi attrezzi la popolarità che conosciamo. I documenti messi a disposizione dal Cnr illustrano il lavoro dei ricercatori sulla terraferma e in mare, le strumentazioni, i palloni stratosferici e le spettacolari aurore. Completano l’esposizione contributi dal Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle, copie del carteggio con lo scienziato Anthon Dohrn (Nansen nel 1886 studiò presso la Stazione Zoologica di Napoli) e ricordi degli esploratori che l’hanno seguito, tra cui Roald Amundsen e Umberto Nobile (originario di Lauro in Campania): di quest’ultimo si ammirano, tra i vari ricordi, la divisa, la tuta di volo, il brogliaccio, il binocolo.
In coincidenza con la mostra è previsto un ciclo di seminari e conferenze sui temi di cambiamenti climatici, sfruttamento delle risorse energetiche, navigabilità dell’Oceano Artico. L’esposizione è stata promossa da Associazione Circolo Polare (Milano), Fondazione IDIS – Città della Scienza (Napoli), Stazione Zoologica Anton Dohrn (Napoli), Associazione Culturale Neverland (Roma), con il contributo di Fram Museaum (Oslo), National Library of Norway (Oslo), The Ski Museum (Oslo), The Fridtjof Nansen Institute (Oslo), Spitsbergen Airship Museum (Longyearbyen), Stato Maggiore Aeronautica (Roma), Museo Storico Aeronautica Militare (Vigna di Valle – Roma), Museo Nazionale dell’Antartide “Felice Ippolito” (Genova, Siena e Trieste), Comune di Lauro – Amici di Umberto Nobile (Lauro – Avellino), PN Kayak (Roma) e Franco Gambale (Genova). Sponsor: Kaspersky lab, Fondazione Eutheca.