MODA, A MILANO RE GIORGIO E I NEW TALENT

Armani
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Si sveglia con il sole Milano questa mattina, chiude con i raggi di un’inedita giornata azzurra la sua prova di Prêt-à-Porter prima di lasciare il timone a Parigi. Un totale di 147 collezioni andate in scena, un’affluenza di buyer e di stampa notevole, novità, suggestioni, conferme dei “big” e soprattutto spazio ai giovani. Tra i nomi stellari a chiudere la kermesse milanese c’è Re Giorgio, quasi a tirare le somme di una prova che è stata entusiasmante, soprattutto per il periodo storico-sociale in cui ci troviamo. Sembra così che la moda faccia la sua rivoluzione, guardando alla storia, parlando al presente, dedicandosi a un messaggio positivo per il futuro. Giorgio Armani delizia il pubblico con una collezione dedicata a una moderna garçonne, vestita in smoking con zip e scarpe maschili flat. Anche in questa passerella si esprime la parte femminile audace e decisa, quella che strizza l’occhio al guardaroba per lui, puntando però a una sensualità moderna, cosmopolita. Se l’ispirazione degli abiti Armani sono gli Anni 20, interpretati anche negli accessori come i baschi di pelliccia e i gioielli in onice, il messaggio stilistico si rivolge a una generazione nuova che sceglie le bretelle nella loro versione più elegante, che accosta alla base di nero sfumature di colori delicati, tra cui il celeste, l’azzurro, il lilla e che richiama fortemente i dettagli, come le zip, per i sensuali gilet e per camicie che lasciano scoperte le spalle. Arriva anche Richmond a conferma di un andamento punk ma nella sua veste più minimal, soprattutto a livello cromatico. I look ruotano tutti intorno al contrasto bianco e nero dove si scorge anche qualche sfumatura di grigio e accenni di stampa fantasia, quasi come a modernizzare la storia stilistica del movimento punk, costruito questa volta con un mix di tessuti tra cui pelliccia, chiffon, seta, raso, suede, strass e panno. Ma la giornata di chiusura è anche quella dei nuovi talenti. Nello scenario del Castello Sforzesco di Milano la Camera Nazionale della Moda sostiene i nuovi stilisti con la sfilata collettiva New Upcoming Designers (N.U.DE) e il progetto Next Generation.

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Porte aperte a tutti, giornalisti, buyer, fotografi, pubblico e, soprattutto con una giuria di esperti del settore per decretare il vincitore dell’edizione 2013. Francesca Liberatore e Mauro Gasperi hanno presentato le loro collezioni come designer emergenti, la prima puntando su atmosfere infernali declinate in stampe jaquards di fiamme rosse e nere, materiali preziosi come sete e pellicce e un’uscita finale d’impatto con due ballerine del Moulin Rouge (Nora Mogalle e Amanda Chapman) vestite di pelle, piume e cristalli. Mauro Gasperi, già vincitore nel 2009 dell’INCUBATORE DELLA MODA, ha invece puntato sul rigore architettonico, nei tagli e soprattutto nelle costruzioni. Linee asciutte, grafiche a stampa filigranata, e qualche capo invernale a manica corta. Sfilano invece per New Generation Ryuya Oishihi (Giappone); Miguel Garcia Abad (Spagna) Lucia Jiyoun Jang ( Corea) e Isabella Zoboli (Italia). Quest’ultima premiata dalla giuria per aver presentato anche il maschile in una collezione estrosamente elegante. Milano lascia il suo segno. E adesso si vola a Parigi.

Ornella Fontana

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