Sono trascorsi tre giorni dallo spoglio elettorale per le Elezioni Politiche 2013 e adesso, visto che non c’è una vera e propria maggioranza parlamentare, le forze in campo dovranno decidere il da farsi per Governare il Paese. Ma qual è l’iter istituzionale in Italia dopo una tornata elettorale? Il Parlamento, che è costituito da Camera dei deputati e Senato della Repubblica, è l’organo legislativo, cioè Colui che fa e approva le leggi nel nostro Paese. Il Governo ha invece il compito di eseguire quanto approvato dal Parlamento. L’iter prevede un primo incontro in programma l’11 marzo, quando si apriranno a Montecitorio e Palazzo Madama i centri di accoglienza per gli eletti che dovranno svolgere i primi adempimenti. L’articolo 61 della Costituzione dice che le Camere si riuniranno entro e non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni, quindi sicuramente tra l’11 e il 16 marzo, in quanto il 17 marzo cade di domenica. A Montecitorio la prima riunione sarà presieduta dal più anziano per elezione vicepresidente delle scorse legislature, mentre a Palazzo Madama dal senatore più anziano per età. Poi, dopo aver eletto i presidenti di Camera e Senato, le coalizioni devono entro il 18 marzo dichiarare a quale gruppo aderiscono. Eletti i presidenti dei due rami del Parlamento e formatisi i gruppi parlamentari con i rispettivi capigruppo, si terranno le consultazioni, che potrebbero svolgersi il 21 marzo e che, se si raggiungerà un’intesa visto che non c’è una vera maggioranza, porteranno alla nomina del nuovo presidente del Consiglio. Il presidente, Giorgio Napolitano, riceverà i capigruppo che faranno le loro proposte ma non potrà sciogliere il Parlamento in caso di mancato accordo nella formazione del nuovo governo, compito che spetterà al suo successore, il quale sarà eletto dal Parlamento riunito in seduta comune il 15 aprile 2013.
Carla Cesinali