Dopo la realizzazione di tredici grandi opere sui muri di Bologna nel corso del 2012, il progetto Frontier. La linea dello stile dedicato al Writing e alla Street Art è giunto al secondo passaggio, fondamentale per la riflessione e l’analisi scientifica delle due discipline.
L’8 e il 9 febbraio 2013, presso la sala conferenze del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, si terrà konFRONTIERt. Writing, Street Art e spazio pubblico: ipotesi, ricerche e confronti, un’importante occasione di studio e confronto fra metodologie e professionalità differenti, come testimonianza tangibile di quanto il Writing e la Street Art possano essere osservate, studiate ed esaminate in una prospettiva multidisciplinare.
Prima nel Writing e poi nella Street Art risulta chiaro che le strutture pratiche e applicative sono diverse: le due stesse discipline si sono sempre alimentate di ogni angolo del reale, indiscriminatamente e scevre da qualsiasi “debito formativo”. Oggi più che mai tale investimento multistrutturale è visibile nell’architettura, nell’urbanistica, nella semiotica, nella sociologia, nell’antropologia e nel panorama artistico. La difficoltà di strutturare un profilo critico unanime da parte degli studiosi di settore risiede principalmente nella molteplicità e vivacità con cui i due movimenti hanno attinto, o hanno anticipato, stili, ambienti, attitudini e sensibilità collettive.
Il convegno, chiamando a dialogare differenti canali di studio, si propone di organizzare l’analisi dei diversi contesti partendo dalla dichiarata volontà di spostare il dibattito intorno al Writing, alla Street Art e, di conseguenza, allo spazio pubblico su un piano culturale, nel tentativo di individuare una certificazione di autenticità estetica.
Le due giornate di studio presentano infatti numerose possibilità di lettura e codifica delle svariate anime dei due contesti. L’indagine analitica, grafica e dinamica della lettera (riconosciuta come “anima” del gesto pittorico del Writing) e la lettura del territorio in cui le opere si inseriscono negli interventi di Leonardo Sonnoli, di Andrea Mubi Brighenti, nelle testimonianze dirette di Dado e di Simone Pallotta.
La riflessione sullo spazio pubblico è affidata all’esperienza di Ramon Parramon, alle visioni di Lorenzo Bini e di Jane Rendell, alle analisi semiotiche di Francesco Marsciani e agli interrogativi sulla democrazia della comunicazione visiva di Christian Omodeo. Gli interventi di Claire Calogirou, di Andrea Pizzi e di Stewart Home allargheranno la discussione alle tematiche di musealizzazione della Street Culture, dei rapporti tra Street Art e diritto, delle radici controculturali dei movimenti.