«Spero che riusciate a capire che viviamo in un mondo pericoloso e turbolento, che leggiate attentamente questo libro e che, per il futuro, troviate il modo di proteggere la vostra famiglia e i vostri beni». Ad affermare anzi a scrivere queste parole è John R. Talbott, autore del libro “La salvezza in tasca. Come proteggere i propri soldi da banche e governi” (180 pagg., 19 euro), edito da Egea. Nel testo Talbott risponde ad alcuni quesiti che si fanno sempre più ricorrenti nella mente delle persone: come proteggere i propri soldi da banche e governi? Si deve tornare all’economia reale, investendo in oro, terreni, case, o continuare ad investire in asset finanziari? Talbott fa un’analisi della situazione e propone la ricetta per evitare ulteriori errori. Milioni di investitori – individuali e istituzionali – fanno affidamento su azioni, obbligazioni, mercati monetari e titoli di stato con l’intento di difendere e far crescere i propri capitali. Ma in uno scenario globale di grande e protratta incertezza, tra banche e broker considerati «ladroni» e troppi Governi caratterizzati da tassi variabili di corruzione, come proteggere i (spesso pochi) soldi, che significano investimenti per il futuro?
«Occorre tornare con i piedi per terra, all’economia reale e fare scelte di salvezza e sopravvivenza, investendo non più in asset finanziari – afferma Talbott -, ma in quelli hard, cioè reali, per esempio l’oro e altre commodity: terreni, case, palazzi per uffici, edifici residenziali, che permettano di preservare il potere di acquisto». Secondo Talbott, «banchieri e politici corrotti si preoccupano solo dei loro profitti e delle loro ambizioni, e porteranno alla rovina il paese, severrà data loro l’opportunità di mettere le mani anche su un solo dollaro in più».
L’autore – John R. Talbott, già banchiere d’investimento in Goldman Sachs e docente alla Anderson School of Management (UCLA), è autore di bestseller che hanno predetto la bolla internet e la crisi dei mutui americani. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: Obamanomics, UBE 2009. Ha scritto per il Financial Times, The Wall Street Journal e collabora tuttora a The Huffington Post. «La finanza è basata sulla fiducia. Ma che cosa fare se non potete credere in chi lavora nella finanza? Talbott, da lungo tempo acuto osservatore di ciò che non funziona nel nostro sistema finanziario, dà risposte provocatorie».