La mente immagina, la bocca esprime, le mani completano. Se la femminilità passa anche attraverso il linguaggio dei gesti, le mani di ogni donna devono diventare superbamente preziose, assumendo il ruolo, assieme alla voce, di “estensione” del pensiero. Gli Stati Uniti, padri della prossemica, avevano già intuito il potenziale comunicativo delle mani, tanto da iniziare a “lavorale”, arricchirle, decorarle. Parliamo soprattutto delle mani femminili, quelle che, in certi casi, possono davvero diventare una particolare arma di seduzione. Già a partire dagli Anni 50, negli States, nascono le prime forme di centri nails specializzati nella ricostruzione delle unghie. Viene lanciata la moda del “french look”, ovvero le unghie squadrate, non troppo lunghe, con il contrasto delicato di smalto naturale-perlato e bianco. La moda della french piace e inizia a fare il giro in Europa dove si sviluppano le tecniche più moderne, iniziano a nascere centri specializzati e le richieste crescono a ritmi sorprendenti piazzando questa tecnica tra le esigenze estetiche primarie di ogni donna. Anche l’Oriente darà il suo contributo, ma nella versione decorazione. Se gli Stati Uniti restano infatti il paese leader nei sistemi di lavorazione, il blocco dell’estremo Oriente detta ancora una tendenza nella nail art decorativa, con applicazioni, suggestioni, disegni e anche accostamenti di colori, simil print e stilismi sofisticati. Soprattutto dalla Russia e da alcuni paesi dell’Est arriva poi a forma “a stiletto”, più artificiale, allungata, talvolta completata da colori forti e scintillanti che creano delle piccole opere d’arte. Le tipologie di ricostruzione restano fondamentalmente due: in gel e in acrilico. Quest’ultima è quella più storica, quella che appartiene all’innovazione made in Usa e prevede l’applicazione di un polimero formato con polvere acrilica e monomero sull’unghia, asciugata poi all’aria. Il gel invece, metodo attuale sempre più richiesto, anche per la sua velocità d’applicazione, risulta adatto anche a chi ha meno esperienza e si effettua con l’utilizzo di particolari gel ultravioletti che si lasciano asciugare nelle lampade UV. Le forme sono importanti e soprattutto molto soggettive. Cambiano così i gusti a seconda delle tendenze, della stagione, delle ricorrenze. Mentre la french resta un classico da tradizione, i colori più forti e soprattutto i tanti grafismi arricchiti da mini strass, paillettes, forme geometriche, stampe floreali, sono diventati un must have delle ragazze più giovani. Sorprendente è infatti l’esigenza delle teenagers di unghie ricostruite con decorazioni ricertatissime, diventate un nuovo simbolo di street style d’avanguardia. Spiccano poi i colori più lattaginosi, come il bianco puro o l’abbinamento di tonalità pastello che ricordano le stampe vichy. Evergreen invece il colore rosa lucente, su unghie ricostruite sì, ma corte e leggermente squadrate da sembrare assolutamente naturali. Anche in passerella l’attenzione si concentra sulle mani: le unghie appaiono perfette, intatte, velate ora di smalti trasparenti, ora di colori più audaci. Leitmotiv di tutte le tecniche di ricostruzione: una mano elegantemente curata capace di dare sicurezza nei gesti di ogni donna. E in grado di ammaliare a ogni – decoroso – movimento.
Ornella Fontana