TEATRO, DUE SPETTACOLI DI PAOLINI AL PICCOLO

© Caselli Nirmal
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A marzo il Piccolo ospita una vera e propria “maratona” nel nome di Marco Paolini, che porterà al Teatro Strehler due spettacoli di grande successo, tornando a raccontare dello scienziato più controverso (e teatrale) di sempre e dell’unica città «dove si cambia canale senza telecomando». Dal 5 al 17 marzo 2013 ITIS Galileo sarà nuovamente in scena, a grande richiesta, dopo lo straordinario successo della Stagione 2011/2012. Dal 19 al 21 marzo, poi, per tre eccezionali repliche, a quasi 15 anni dal primo allestimento e dalla diretta televisiva trasmessa da Rai2 nel 1998, Paolini rimetterà in scena Il Milione, quaderno veneziano, dedicandolo al Piccolo e al suo pubblico che, dice l’attore, «da anni mi segue affollando la sala a ogni mio spettacolo».

ITIS Galileo è lo spettacolo in cui Marco Paolini racconta genialità e contraddizioni di Galileo, padre della scienza moderna, ma soprattutto una mente aperta al dubbio fino alla fine, fino alla vecchiaia. Non si approfondisce la tradizionale dialettica fede-ragione, che ha segnato la storia dello scienziato e del Seicento, ma piuttosto si indaga sulla discussione a tre tra fede, ragione e superstizione. L’obbiettivo è quello di coinvolgere nel ragionare, non solo nel raccontare. Va in scena a teatro un dialogo, anche se non proprio sopra i massimi sistemi, ma almeno su di un “minimo comune e multiplo”, una lezione unica nel suo genere, che restituisce un Galileo non solo accademico e tecnico ma soprattutto appassionato, ingegnoso, capace di unire poesia e meccanica, motivato da un desiderio di ricerca libero e potente.

© Caselli Nirman
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Il Milione, quaderno veneziano impone di dimenticare la Venezia “da cartolina”. Venezia, la città più scomoda d’Italia è pur sempre, e prima di tutto, una città, con i suoi abitanti che da secoli la difendono con le unghie e con i denti dall’acqua, costruendo i loro palazzi su palafitte di legno, e che vivono ogni giorno la scomodità e la straordinaria bellezza del “centro storico pedonale più grande del mondo”. Il Milione è un intreccio di storie antiche e contemporanee che ha per protagonista un uomo di terraferma, Campagne. Attraverso i suoi occhi e, soprattutto, i suoi racconti, si materializzano sulla scena i canali e le calli, i negozi di cianfrusaglie, le chiese e i musei affollati di turisti, ma anche la periferia industriale: Mestre, Marghera e tutto il Nord Est, un territorio che da laguna diventa terraferma e che, al di là della Tangenziale e della “linea Maginot” dei Centri commerciali che separa Venezia dal resto del mondo, si trasforma in una “terra delle villette”. Un racconto leggero e a volte surreale che costruisce un percorso di viaggio (immaginario e reale) in una geografia complessa e variegata, esplorata con lo sguardo curioso e acuto dell’uomo di terraferma, che viene da una cultura contadina e osserva, con un misto di diffidenza e stupore, tutte le contraddizioni e le meraviglie della città più strana del mondo: “Una città senza cantine – commenta Campagne – è senz’altro opera del demonio”.

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