Il nostro viaggio in Toscana continua con Firenze, il capoluogo di regione, la culla del Rinascimento. L’itinerario, che sarà suddiviso in più puntate, comincia dal quartiere di Santa Maria Novella che prende il nome dall’omonima chiesa. Qui si trova la stazione ferroviaria, progettata da Giovanni Michelucci tra il 1933 e il 1935. Qui il turista, che scende dal treno, comincia a fare conoscenza con Firenze, città d’arte e di storia, patria di Dante Alighieri, cuore pulsante della lingua italiana.
Arrivati davanti alla chiesa di Santa Maria Novella lo sguardo si posa immediatamente sulla ricca facciata, che fu completata nella seconda metà del 1400 da Leon Battista Alberti.
Nell’edificio sono custodite opere di grande valore, come il Crocifisso di Giotto, il Crocifisso ligneo di Filippo Brunelleschi, l’affresco di Masaccio con la Trinità nonché le due cappelle affrescate da Domenico Ghirlandaio e Filippino Lippi. I lavori per la costruzione della chiesa cominciarono nel 1240 per volere dei domenicani; l’edificio fu consacrato nel 1420, subendo successive trasformazioni e rinnovamenti, prima ad opera di Giorgio Vasari nel 1566 e poi nel 1800.
Entrando nel luogo di culto, l’occhio si perde di fronte a tanta bellezza. Al centro della navata, in alto, sopra gli scalini che separano la chiesa inferiore da quella superiore è possibile ammirare una delle opere più importanti dell’arte italiana: il crocifisso che Giotto dipinse tra il 1288 e il 1289. Il Cristo appare in tutta la sua essenza umana, non è più la figura idealizzata dell’arte Bizantina ma è un uomo che nell’amore di Dio trova pace e salvezza.
Con occhio ancor più attento bisogna guardare certamente la Trinità di Masaccio che si trova nella terza arcata della navata sinistra, al posto dell’altare, ed è uno degli esemplari più perfetti della prospettiva rinascimentale. All’interno del complesso di Santa Maria Novella si trovano il Chiostro Grande e il museo, il quale comprende i primi due chiostri dell’antico convento, il Cappellone degli Spagnoli e il vasto ambiente del Refettorio. Il Chiostro Verde e il Refettorio custodiscono opere di grande valore, come il diluvio universale di Paolo Uccello e la spettacolare pittura murale di Alessandro Allori.
A poca distanza dalla Chiesa si trova l’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella. Nel quartiere è inoltre possibile visitare il Museo Marino Marini, Palazzo Strozzi, Palazzo Davanzati e soprattutto la Chiesa di Santa Trìnita, edificata tra l 1250 e il 1258, che conserva opere come la Cappella Sassetti, completamente affrescata dal Ghirlandaio, con scene della vita di san Francesco e ritratti dei membri delle famiglie Sassetti e Medici.
Carla Cesinali