Arriva la design week a dare un tocco di estro a una Milano ancora poco primaverile. Modernità e spirito pop si concentrano soprattutto negli eventi del Fuorisalone che per quest’edizione 2013 ha davvero costruito un’agenda stellare, costellata da iniziative davvero interessanti. Spazio, anzi, grande palcoscenico, per i progetti di giovani artisti uniti sotto un brand o in collettivi “street” che vestono di creatività gli angoli più tradizionali della metropoli. Partiamo proprio dallo splendido chiostro dell’Università degli Studi di Milano: Hybrid Architecture & design è il nome dell’installazione presentata da INTERNI. Idee del progetto: l’incontro tra culture differenti e tecnologie. La coppia Autoban, formata da due giovani designer turchi, ha realizzato “Tranistion” (nella foto), ovvero una struttura incastonata con 33mila rossetti colorati tra gli scaloni della Statale. L’architetto americano Daniel Libeskind creato una spirale con materiale a quarzo mentre Stheven Holl ha lavorato a sei blocchi di pietra con un giochi di pieni e vuoti che si riflettono in uno specchio d’acqua. In Triennale invece ci sparla di “Sindrome da influenza”, ovvero una nuova versione per il Design Museum dove 10 creativi contemporanei si confrontano con 10 maestri del passato (curata dall’architetto Pierluigi Nicolin). Pioggia di star internazionali invece da Artemide con protagonista l’architetto Jean Nouvelle, con la sua lampada Objective e altri designer di fama internazionale, da Daniel Liebskind a Naoto Fukasawa, da Ross Lovegrove a Neil Poulton. Il design di Artemide incontra poi il maestro Elliott Erwitt che ha realizzato alcuni scatti – rigorosamente in bianco e nero – dei designer con le loro creazioni. Giovane ed “eco” l’idea di Discipline, il brand ideato da Renato Preti che coinvolge diciassette designer, ovvero giovani talenti provenienti da tutte le parti del mondo. Punti di forza: ecosostenibilità, utilizzo di materie naturali come il bamboo e il sughero per sgabelli, lampadari, sedie. Lo spazio Orlandi (curato appunto da Rossana Orlandi) invece, come ogni anno è un percorso di scoperte, tra arte, design, cinema, editoria. Da segnalare al suo interno la mostra di Moritz Waldemeyer, designer pioniere nell’uso delle luci led e laser e, sicuramente la collaborazione tra Maurizio Cattelan (l’artista italiano più quotato al mondo) e Stefano Seletti fondatore dell’omonima azienda che progetta design democratico. I due hanno così creato una collezione di piatti, tazze e oggetti vari in metallo smaltato che Cattelan ha decorato con le fotografie della sua rivista Toilet Paper. Tra le novità a livello di materiale, bisogna segnalare il lavoro dell’azienda toscana KME che quest’anno vanta la collaborazione del grande designer francese Cristophe Pillet che ha realizzato un tavolo pulito, essenziale, in rame. L’azienda si sta sempre più distinguendo per l’utilizzo di questo metallo negli interni e negli oggetti di uso quotidiano, esaltandone così tutte le sue potenzialità estetiche (librerie, cappe, sedie in rame). Divertente, pop e “colorata” invece l’iniziativa di CRACKING ART GROUP che dopo le lumache dell’anno scorso sparse nel centro di Milano, quest’anno ha presentato le “rane fluo”. Migliaia di questi animaletti sono stati lanciati sul Naviglio milanese come simbolo di un design giovane e “impegnato”. Il ricavato delle vendite di queste rane (prezzo 20 euro) sarà infatti devoluto al restauro della Conca dell’Incoronata di San Marco e alla riqualificazione dei Navigli. In Fiera, invece, l’attenzione tutta per la presenza di Karim Rashid che in questa edizione 2013 torna a disegnare per B-LINE una seduta, Gemma (cui nome richiama la forma di una pietra preziosa, squadrata e fluorescente) e Oskar, un nuovo specchio arrotondato.
Ornella Fontana