Anche oggi due fumate nere a Montecitorio per l’elezione del presidente della Repubblica.
Il quarto scrutinio – Molti i colpi di scena, dalla protesta di Alessandra Mussolini che ha indossato la maglietta con la scritta provocatoria “Il diavolo veste Prodi” alla mancata votazione da parte di Pdl e Lega, che si sono rifiutati di votare. Romano Prodi, il candidato del Pd, si ferma a 395 voti; dal quarto scrutinio i candidati per essere eletti devono ottenere il 50 per cento più uno dei voti. A Prodi mancano dunque più di 100 voti, molto al di sotto del quorum richiesto di 504. Cresce intanto il candidato del Movimento 5 Stelle, Stefano Rodotà, che ha ottenuto 213 voti, cioè 51 preferenze in più del previsto. Anna Maria Cancellieri, nome proposto da Lista Civica, ha invece raggiunto 78 voti. 15 preferenze sono andate a Massimo D’Alema e 3 a Franco Marini. I parlamentari del M5S fanno sapere che non voteranno mai Prodi, mentre il Pdl afferma senza mezzi termini: «Non c’è democrazia». Nulla di fatto, dunque, per la quarta chiama. Adesso non ci resta che attendere domani mattina, a partire dalle 10, quando i Grandi Elettori si riuniranno di nuovo a Montecitorio per scegliere il dodicesimo Capo dello Stato.