Lavorare stanca? E invece no, dovrebbe essere una gioia. Anche di questi tempi, anche in questo momento di disagio che, prima di essere economico, è mentale. Nessuno ci insegna da piccoli a credere in noi stessi; nessuno ci dice che la vita offre infinite opportunità; basta solo allenare la mente a coglierle. I nostri genitori ci impongono dei veti per paura o per ignoranza facendoci diventare a loro immagine, ovvero schiavi di uno stile di vita che non è il nostro ma solo il frutto di esperienze altrui. Soffochiamo così i nostri talenti, a volte senza conoscere la magia di essere veramente noi stessi. Chi ha la fortuna invece di scoprire ogni giorno il proprio potenziale percorre vie inedite. La lettura può aiutarci. Come è accaduto a me tempo fa, quando ho finito di leggere un libro scritto da Alan Cohen ed edito in Italia da Il Punto d’Incontro. Oggi è sul comodino della mia camera, ma qualche settimana fa era su uno scaffale di una libreria, in mezzo a tanti altri testi. Lui stava aspettando me! Ma io non lo avrei mai sfogliato e infine acquistato se il suo titolo non mi avesse incuriosito: Avere di più facendo di meno. Niente paga quanto essere se stessi. L’ho letto tutto d’un fiato, in una sola notte. Il giudizio è senz’altro positivo, perché oggi più di ieri abbiamo bisogno di esempi nuovi per crescere e migliorare. Cohen innanzitutto parte da un concetto, senza il quale sarebbe difficile comprendere il senso di questa pubblicazione: l’essere umano non è uno spettatore bensì è un co-creatore della propria vita. Ma per creare il futuro dei sogni, bisogna calmare la mente con alcuni esercizi e affermazioni positive, che l’autore propone alla fine di ogni capitolo, per affidarsi al Sè Superiore che ci guiderà a fare le scelte più consone per noi.
«La forza della vostra evoluzione personale, che vi parla attraverso il vostro spirito, vi spinge verso l’esaurimento di tutti i vostri sogni. Il vostro compito è di muovervi assieme all’energia più forte che percepite. Se invece, a causa della paura o dell’insicurezza, rimanete attaccati a qualcosa che non vi serve più, allora sarete destinati a sentirvi oppressi e insoddisfatti», scrive l’autore che racconta in ogni capitolo delle storie vere di persone che hanno migliorato la loro quotidianità mettendo a servizio degli altri i doni ricevuti. Ognuno di noi, come ci insegna Gesù nel Vangelo, hai dei talenti: dobbiamo solo impegnarci a farli fruttare. Ma noi non li vediamo, perché siamo troppo intendi ad accusare l’altro, anziché a dialogare con noi stessi per capire quello che veramente vogliamo. E spesso incoerenti facciamo mille cose, passando da un lavoro all’altro, senza passione e senza il desiderio di diventare delle eccellenze nel nostro settore! Io invece, grazie a Cohen, dico a me e a voi: alleniamo la mente a pensare in maniera corretta ed essa provvederà a darci quello di cui abbiamo bisogno! Buona vita.
Giulia Caso
Niente paga quanto essere se stessi
€ 15.9
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