A Roma dal 16 aprile 2013 è possibile visitare un percorso espositive di settanta opere di Louise Nevelson, allestito fino al 21 luglio 2013 dalla Fondazione Roma Museo, nella sede del Palazzo Sciarra. L’esposizione descrive, con un percorso emblematico, lʼattività della Nevelson, che prende avvio dagli anni Trenta, con disegni e terrecotte, consolidandosi poi attraverso le successive sculture: gli assemblage in legno dipinto degli anni ʼ50, alcuni capolavori degli anni ʼ60 e ʼ70 e significative opere della maturità degli anni ʼ80. Le opere presenti in mostra provengono da importanti collezioni nazionali e internazionali di istituzioni e musei, quali la Louise Nevelson Foundation, il Louisiana Museum of Modern Art di Humlebaekin in Danimarca, il Centre national des arts plastiques in Francia, The Menil Collection, la Pace Gallery di New York e la Fondazione Marconi.
«Con la mostra dedicata a Louise Nevelson – dichiara il presidente della Fondazione Roma, Emmanuele F.M. Emanuele – il Museo Fondazione Roma conferma il proprio impegno per la diffusione della cultura internazionale, offrendo la possibilità di avvicinarsi a realtà meno note al grande pubblico, ma non per questo meno importanti per lo sviluppo dellʼarte del ventesimo secolo». Il presidente della Fondazione Roma aggiunge che «lʼomaggio alla scultrice americana costituisce lʼulteriore tappa di un viaggio al di là dei confini artistici del nostro Paese, che rappresenta a pieno lʼidentità della Fondazione Roma, i suoi valori, la sua apertura agli altri, lʼattenzione costante per la circolazione delle idee e il dialogo tra le culture». «Questo progetto – conclude – rivolge unʼattenzione particolare al mondo femminile, focalizzandosi sulla personalità e sul tratto figurativo di alcune donne che hanno apportato un contributo significativo allʼarte contemporanea. Il percorso, infatti, è iniziato nel 2009 con lʼesposizione dedicata a Niki de Saint Phalle ed è proseguito con la mostra che ha visto protagonista Georgia OʼKeeffe, nel 2011».
Nevelson è stata considerata, grazie alla collettiva Quʼest-ce que la Sculpture Moderne?, che si è svolta presso il Centre Georges Pompidou a Parigi, una delle più grandi scultrice della sua epoca. Deceduta nel 1988, ha lasciato al mondo opere di inestimabile valore.
La rassegna di Roma, a cura di Bruno Corà, racconta infatti il contributo che lʼartista ha dato allo sviluppo della nozione plastica: nella scultura del secolo scorso la sua opera si colloca tra quelle esperienze che, dopo le avanguardie storiche del Futurismo e del Dada, hanno fatto uso assiduo del recupero dellʼoggetto e del frammento con intenti compositivi. La pratica dellʼimpiego di materiali e oggetti nellʼopera dʼarte, portata a qualità linguistica significante da Picasso, Duchamp, Schwitters e altri scultori, nonché lʼassemblage – spesso presente anche nellʼelaborazione della scultura africana – esercitano una sensibile influenza sin dagli esordi dellʼattività della giovane artista, che emigra con la famiglia negli U.S.A nel 1905, stabilendosi a Rockland nel Maine. La Nevelson, insieme a Louise Bourgeois, ha segnato in maniera imprescindibile lʼarte americana del XX Secolo.
Scheda Mostra
Biglietti
Intero € 10,00 – Ridotto € 8,00 – Ridotto gruppi € 8,00 – Scuole € 4,50 (ad alunno) – Famiglia € 20,50 (dai 3 ai 5 componenti)
Ridotto speciale (l’adulto che accompagna 1 minore paga ridotto)
Informazioni e prenotazioni
Tel. +39 06 692 050 60 (ore 9.00>18.00. Chiuso sabato, domenica e festivi) www.fondazioneromamuseo.it; www.louisenevelsonroma.it