Si è aperta oggi la sessantaseiesima edizione del Festival di Cannes, undici giorni in tutto che come ogni anno raduneranno sulla croisette della città francese attori più o meno famosi, registi, critici cinematografici e, soprattutto, i fans dei divi di hollywood, che affolleranno le strade di Cannes nella speranza di rubare qualche scatto ai loro beniamini. Oggi, quindi, l’apertura ufficiale con la proiezione dell’ultimo lavoro di Baz Luhrmann, regista di pellicole come “Romeo + Giulietta”, “Moulin Rouge” e “Australia” e che questa volta si è cimentato nella trasposizione di quello che è il più famoso romanzo di Francis Scott Fitzgerald, ossia “Il grande Gatzby”.
Un film che è stato proiettato proprio oggi nel teatro Debussy e che non ha destato una chiara reazione da parte di coloro che hanno assistito alla prima. Niente applausi, infatti, per la pellicola di Luhrmann, che pare non abbia completamente convinto il pubblico di critici e giornalisti presenti oggi in Costa Azzurra. A fare da sfondo alla storia narrata, come si sa, i ruggenti anni Venti degli Stati Uniti, location all’interno della quale si muovono i personaggi del romanzo di Fitzgerald e che Luhrmann ha reso in circa due ore e venti di film, tra musiche hip hop e ritmo incalzante. Una pellicola di cui sicuramente si parlerà nei prossimi giorni, quando gli addetti ai lavori inizieranno a commentare in modo più esplicito quanto visto oggi. Acclamato, invece, l’attore protagonista, ossia Leonardo Di Caprio, accolto tra l’entusiasmo dei fans accorsi numerosi a Cannes.
Madrina di questa edizione del Festival di Cannes, come annunciato, l’attrice francese Audrey Tautou, che ha già posato per il primo photocall, mentre per quanto riguarda le pellicole che rappresenteranno il nostro Paese, ricordiamo che in gara c’è soltanto l’ultimo film di Paolo Sorrentino, ossia “La grande bellezza” con Toni Servillo. Occhi puntati, poi, anche su “Miele” di Valeria Golino, film non in gara e che sarà proiettato durante il festival collaterale “Un certain regard”.
E cosa dire, invece, delle altre pellicole in corsa per la Palma d’oro? In questi giorni di festival saranno presentati gli ultimi lavori di grandi registi internazionali. Stiamo parlando dei fratelli Coen con “Inside Llewyn Davis”, Roman Polanski con “La Venus a la Fourrure”, Steven Soderbergh con “Behind the Candelabra”, il regista americano James Gray con “The Immigrant”, Valeria Bruni Tedeschi con “Un chateau in Italie”, il regista tunisino Abdellatif Kechiche (autore di “Cous Cous”) con “Le blue est une couleur chaude”, Alexander Payne con “Nebraska”, l’iraniano Asghar Farhadi con “The Past”, Arnaud Desplechine con “Un indienne des plaines”, Francois Ozon con “Jeune et Jolie” e Nicolas Winding Refn con “Only God Forgives”.
In giuria accanto al presidente di questa edizione del festival, ossia Steven Spielberg, ci sono l’attrice indiana Vidya Balan, la regista giapponese Naomi Kawase, l’attrice Nicole Kidman, il regista, sceneggiatore e produttore inglese Lynne Ramsay, l’attore e regista francese Daniel Auteuil, il regista Ang Lee, lo screneggiatore, regista e produttore Cristian Mungiu e, infine, l’attore austriaco Christoph Waltz.