In Siria la guerra continua, causando morti e devastazioni: sono decedute 70mila persone e circa 6milioni sono fuggite dalle loro case. Molte di queste sono adesso nel vicino Libano, dove sono stati creati degli alloggi di fortuna per i profughi, nei quali un milione di persone ha urgente bisogno di assistenza umanitaria. E il numero di coloro che arrivano dalla Siria staaumentando drammaticamente, con oltre 100mila persone che ogni mese oltrepassano il confine. «Le condizioni dei campi che ho visitato sono molto difficili. Abbiamo incontrato famiglie che vivono in tende improvvisate costruite con sacchi di tela e teloni di plastica. Non c’è acqua, non ci sono bagni, le fosse all’aperto fungono da latrine e i casi di diarrea sono in aumento. Molti bambini hanno scabbia, pidocchi e pulci». Queste le parole di Lucy Liu, ambasciatrice Unicef dal 2004 che ha appena concluso la missione nel campo libico. «Ho visto bambini giocare tra i rifiuti, tra le macerie. Hanno un disperato bisogno di andare a scuola – ha continuato Liu -. Ogni bambino merita di vivere la propria infanzia, oltre che alimenti nutritivi, cure mediche e istruzione».
L’Unicef, con una nota, ricorda che il conflitto siriano rischia di creare “una generazione perduta” di milioni di bambini che porteranno le cicatrici fisiche ed emotive del conflitto per molti anni a venire. I bambini che arrivano dalla Siria hanno dovuto abbandonare la propria vita, spesso senza avere nient’altro se non i vestiti che avevano addosso. Più del 40 per cento dei bambini che vengono dalla Siria sono in età scolare; molti mancano da scuola da mesi o anche anni. In Libano, circa 150mila bambini siriani non vanno a scuola, e si stima che il numero crescerà a più di 400mila entro la fine dell’anno. Le scuole pubbliche sono vicine al punto di saturazione. I bambini sfollati hanno assistito a violenze che non si possono raccontare – la morte o il ferimento di parenti, vicini e amici – o sono stati esposti a scene di distruzione strazianti. Queste esperienze possono avere un impatto significativo sul benessere e sullo sviluppo psicologico e sociale dei bambini, sia nel breve sia nel lungo periodo.
Emergenza Siria, donazioni all’UNICEF tramite
– bollettino di c/c postale numero 745.000, intestato a UNICEF Italia, specificando la causale “Emergenza Siria”
– carta di credito online sul sito www-unicef.it, oppure telefonando al Numero Verde UNICEF 800 745 000
– bonifico bancario sul conto corrente intestato a UNICEF Italia su Banca Popolare Etica: IBAN IT51 R050 1803 2000 0000 0510 051, specificando la causale “Emergenza Siria”
– presso il Comitato UNICEF della tua città (elenco sul sito www.unicef.it).