Ignazio Cirillo, dopo venticinque anni di carriera come pubblico ministero della Procura di Salerno, viene promosso ispettore presso il Ministero della Giustizia, per occuparsi delle condotte illecite dei suoi colleghi magistrati. All’inizio del suo nuovo incarico viene però arrestato e da qui parte la sua odissea da imputato nel mondo della giustizia, passando da inquisitore a vittima. Bruno Larosa nel suo libro “Magistrati”, (edito da CentoAutori), affronta il delicato tema della magistratura, raccontando la storia di Ignazio Cirillo. In Italia infatti quotidianamente e spesso in maniera impropria, si discute di argomenti quali la corruzione, la custodia cautelare, il carcere, della magistratura e del suo rapporto con la politica o con l’azione politica, del giudizio e delle sue alternative, del ruolo dell’informazione stessa, facendolo ovunque: dalle trasmissioni televisive più disparate, dai quotidiani ai settimanali, anche quelli di gossip. Nel suo romanzo Larosa, dunque, con il piglio polemico affronta il tema della Giustizia che nel nostro Paese appare sempre più malata. Il libro sarà presentato lunedì, 17 giugno, a Napoli alle 18, presso la Feltrinelli di via Chiaia. Con l’autore intervengono Alessandro Barbano, Aldo Cafiero, Raffaele Piccirillo e Anna Rossomando.
Bruno Larosa è nato a Locri nel 1959 ed è napoletano d’adozione. Laureato in Giurisprudenza, esercita la professione di avvocato penalista e dal 2001 ha avuto diversi incarichi universitari in diritto e procedura penale presso le Università romane di “La Sapienza” e “Tor Vergata”. È direttore responsabile del periodico “Antilogie” ed ha pubblicato per la Esculapio Editrice, insieme ad altri autori il testo “Elementi di Diritto per le professioni sanitarie”, redigendo la parte di Diritto processuale penale.