Sorrentino: «La grande bellezza è un film di sentimenti»

Paolo Sorrentino con Emilio Buttaro 1
Paolo Sorrentino con Emilio Buttaro – ©Franco Buttaro

Per lui a Bologna è stato organizzato addirittura un Sorrentino-day con la proiezione in uno dei cinema più frequentati della città di ben quattro suoi lavori: da “L’uomo in più” a “La grande bellezza” passando per “L’amico di famiglia” e “This must be the place”. Numeroso il pubblico che ha accolto Paolo Sorrentino nella centralissima libreria Feltrinelli proprio sotto le Due Torri. Non è mancata però una certa delusione per l’assenza proprio all’ultimo minuto di Sabrina Ferilli annunciata in città da giorni proprio accanto al regista napoletano.

Paolo Sorrentino 2 - foto di Franco Buttaro
Paolo Sorrentino © Franco Buttaro

Sorrentino ha il volto di chi si sta godendo un certo successo: nove minuti di applausi al Festival di Cannes non è roba di tutti i giorni e mentre al botteghino “La grande bellezza” continua a scalare posizioni, i commenti della stampa di tutto il mondo promuovono a pieni voti l’unica pellicola di casa nostra che ha corso per la Palma d’Oro. «E` un film che parla di sentimenti – spiega il regista – anche se molti pensano che ci sia dell’altro. Questo lavoro si concentra prevalentemente sull’aspetto sentimentale del protagonista e di altri personaggi ma anche sulle opportunità mancate, sulla frammentazione delle conversazioni. Tutto ciò entra in relazione con il fatto che l’interprete principale si interroga sul tempo che scorre e su come sarebbe stata la sua vita se avesse fatto scelte diverse». Nel film c’è un certo senso di vuoto come ci tiene a precisare il regista: «La percezione del vuoto con le dovute proporzioni credo sia un sentimento che proviamo tutti. Il film lavora molto su questo aspetto anche perchè ritengo che il vuoto per certi versi impaurisca ma per altri attragga irrimediabilmente».

Toni Servillo è ancora una volta protagonista con Sorrentino ma il suo personaggio è stato scritto avendo in mente già lui come attore? «E’ stato molto semplice. Si tratta di un tipo di napoletano che conosciamo bene e che abbiamo sempre ammirato. Difficile farlo però, perchè è un personaggio che ha comportamenti diversi in base alle circostanze. Una figura che io e Servillo seguivamo da tempo». Il film è stato girato interamente a Roma e nel cast anche qualche attore che ben rappresenta la capitale: «Non volevo stravolgere Carlo Verdone, l’idea è stata quella di ribaltare i rapporti tra ironia e malinconia presenti nei suoi film. Qui c’è un personaggio a tratti malinconico che però a sprazzi fa anche sorridere».

Non manca un pensiero a Sabrina Ferilli e alla sua profonda malinconia espressa nel film con straordinaria sincerità. «Mi sembrava interessante portarla proprio in questa direzione anche se per una fisicità prorompente; lei è impegnata in genere in altri ruoli”. Infine una considerazione sul titolo: «E` così vago perché credo che ciascun spettatore possa definire nella maniera migliore e a modo proprio la grande bellezza». Nell’occasione a Bologna è stato presentato anche il libro fotografico “La grande bellezza” diario del film di Sorrentino, con foto di Gianni Fiorito, edito da Feltrinelli e la colonna sonora del film edita dalla Emi.

Emilio Buttaro

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