Un ricco cartellone eterogeneo, pensato per provare a sintetizzare le molte anime della musica. Re indiscusso, come sempre, il buon jazz, ma non mancheranno anche divagazioni soul, reggae, blues e pop. Un’edizione importante, quella di Umbria Jazz 2013: quest’anno è, infatti, il quarantesimo anniversario di una manifestazione che un po’ alla volta è riuscita a diventare vero punto di riferimento per tutti gli amanti del jazz, della buona musica e, da non scordare, del suggestivo scenario in cui la kermesse ha luogo dal lontano 1973: l’Umbria e, in particolare, Perugia. Era, infatti, l’estate di quarant’anni fa quando per iniziativa di un commerciante umbro appassionato di musica jazz, Carlo Pagnotta, venne organizzata la prima edizione di un festival interamente dedicato a questo genere musicale. Un piccolo esperimento, nato grazie alla collaborazione delle istituzioni locali e andato in scena poco lontano da Terni. Il successo fu enorme: gli amanti del jazz non vollero perdersi questo evento e si riversarono sul territorio umbro, decretando a tutti gli effetti l’inizio di una lunga tradizione.
Ma torniamo ad oggi: ha preso il via ieri, venerdì 5 luglio, e proseguirà sino al 14, quindi, la quarantesima edizione del festival, che come accaduto negli ultimi anni intende unire più anime della musica, accogliendo sui suoi palchi ormai divenuti prestigiosi sia artisti di culto che giovani emergenti. Figure icone della black music e jazzmen di alto livello si metteranno alla prova con progetti innovativi, cercando di non esaurire mai la spinta sperimentale di un festival che potremmo definire un vero cult. Come sempre numerose le location dislocate per la città e in cui si susseguiranno i concerti, a partire dal palco principale e su cui si esibiranno i grandi nomi di questa edizione, ossia l’Arena Santa Giuliana. Spazio, poi, al Teatro Morlacchi, dedicato al jazz più puro, mentre non mancheranno, come da tradizione, i concerti all’aperto e completamente gratuiti, quelli che accanto ai grandi nomi contribuiscono a creare quella particolare atmosfera che caratterizza il festival.
I concerti all’Arena Santa Giuliana – Ma vediamo, ora, quali sono i nomi di punta di questa quarantesima edizione, a partire da quelli che si esibiranno all’interno dell’Arena Santa Giuliana. Questa sera, sabato 6 luglio, alle 21 sarà di nuovo sul palco di Perugia dopo alcuni anni di assenza il sassofonista norvegese Jan Garbarek. Ritorno a Umbria Jazz anche per il pianista Keith Jarrett, che domenica 7 si esibirà con Gary Peacock al contrabbasso e Jack DeJohnette alla batteria. Per la prima volta a Perugia, invece, uno dei nomi più acclamati del soul statunitense, ossia John Legend (lunedì 8 luglio alle 21.30), mentre martedì 9 sarà la volta del duo Pino Daniele e Mario Biondi. Il giorno successivo Dee Dee Bridgewater e Ramsey Lewis proporranno un viaggio tra soul e jazz, mentre sarà di nuovo a Perugia dopo quattro anni Wynton Marsalis, accompagnato dalla sua Jazz at Lincoln Center Orchestra (giovedì 11). Grande attesa, poi, per l’evento in programma per il 12 luglio, quando sarà la volta del duo pianistico in esclusiva mondiale composto da Herbie Hancock e Chick Corea. Una commistione di jazz e musica classica sarà, invece, protagonista del concerto di sabato 13, quando a esibirsi saranno Stefano Bollani e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, mentre a chiudere l’edizione 2013 del festival ci penserà la serata dedicata al Brasile.
Il jazz un po’ più ortodosso al Teatro Morlacchi – Jazz più puro in programma in questa location del festival. Si parte oggi, sabato 6 luglio, alle 17 con il jazz russo del sassofonista Igor Butman e la Moscow Jazz Orchestra. Un originale incontro tra Cuba e la Sardegna è, invece, quello proposto per domani, sempre alle 17, quando si esibiranno insieme il pianista cubano Omar Sosa e il maestro della tromba Paolo Fresu. E poi Eduardo De Crescenzo (sempre domenica), il nuovo quartetto di Giovanni Tommaso composto da Danilo Rea al piano, Mattia Cigalini al sax, Francesco Sotgiu alla batteria e, chiaramente, Giovanni Tommaso al contrabbasso (lunedì 8 alle 17) e il trio Roberto Gatto, Alfonso Santimone e Pierpaolo Ranieri, che si cimenterà in un’esibizione all’insegna della sperimentazione per avvicinare il pubblico al mondo dell’elettronica e dell’improvvisazione (martedì 9 luglio).
Reduci da Umbria Jazz Winter, mercoledì 10 tornano a Perugia anche i Quintorigo, mentre la serata successiva sarà dedicata all’incontro tra jazz e flamenco con Michel Camilo al piano e Tomatito alla chitarra. E poi ancora il jazz di The Cookers, Gregory Porter, definito dalla critica americana come il più sensazionale cantante emerso in questi ultimi anni, Robert Glasper, il sassofonista Branford Marsalis e la giovane pianista giapponese Hiromi, un mix di jazz, sperimentazione, free ed elettronica, con divagazioni rock e fusion. Di ritorno dopo otto anni di assenza, infine, Terence Blanchard con il suo nuovo quintetto composto da Bryce Winston al sax, Fabian Almazan al piano, Bob Hurst al contrabbasso e Kendrick Scott alla batteria.