La recensione
«(…) Ecco che cosa diceva Picasso: “Tutti sappiamo che l’arte non è verità. L’arte è bugia che ci permette di conoscere la verità, almeno la verità che ci è dato di capire”. Guardo il pubblico, poi abbasso la voce».
(La risposta è nelle stelle, pagg. 401 – 402)
Dietro ogni romanzo c’è un vissuto. Dietro ogni narrazione c’è una vita fatta di emozioni positive e negative, trasformate in una storia dalla penna audace di uno scrittore. Leggendo la piccola autobiografia di Nicholas Sparks (pubblicata sul suo sito), si evince subito che il suo successo è stato il frutto di quei puntini di cui parlava Steve Jobs. Dall’incitamento della madre a scrivere un libro alla pubblicazione del suo diciassettesimo romanzo “La risposta è nelle stelle” (The longest ride) – edito in Italia da Frassinelli – sono trascorsi decenni, durante i quali lo scrittore statunitense ha dovuto affrontare lutti e situazioni difficili, come la morte della madre, a causa di una caduta da cavallo, il decesso del padre in un incidente stradale e la scomparsa della giovane sorella, per un cancro. Nicholas Sparks è un profondo conoscitore dell’animo umano, maschile e femminile, ma sa anche descrivere i luoghi, forse come pochi altri autori contemporanei del suo genere: i fiumi, gli animali, le piante del North Carolina compaiono magicamente tra le pagine dei suoi romanzi e sono resi visibili, tangibili.
Come accade nel libro “La risposta delle stelle”, nel quale due storie d’amore si intersecano: Ira e Ruth; Luke e Sophia. Le due coppie sembrano appartenere a mondi distanti, soprattutto cronologicamente. Ira e Ruth hanno trascorso la loro giovinezza tra gli anni Trenta e Quaranta, durante la Seconda Guerra Mondiale, quando si sono innamorati e in seguito, dopo la fine del conflitto, sposati. Le due coppie sono però accomunate dalla passione per l’arte (amata dalla giovane Sophia e da Ruth, donna saggia) e soprattutto dall’Amore.
Sophia e Ruth sono entrambe di origini europee; Luke e Ira sono invece uomini pragmatici che, pur di rendere felici le loro compagne, si accostano casualmente al mondo dell’arte. Ruth è solo un’immagine, per nulla sbiadita, nella mente di Ira, perché lei vive ormai nelle stelle. E` morta nove anni prima. Sophia è reale e coerente con i suoi valori, come tutti i personaggi femminili dei romanzi di Nicholas Sparks. Ira e Ruth, che ricordano leggermente Allie e Noah de “Le pagine della nostra vita”, continueranno a sopravvivere nell’Universo e, pur non avendo figli, il loro amore non si spegnerà grazie a Sophia e Luke.
Nicholas Sparks ci dona dunque due storie d’amore in un solo libro, con un finale inaspettato. Da leggere!
Maria Ianniciello