Con il nuovo anno arrivano anche le novità editoriali di Sperling & Kupfer. Numerosi, infatti, i titoli pronti a uscire nelle librerie a partire dal 2 di gennaio. Ecco qualche piccola anticipazione.
Come capire fino in fondo la questione israeliana? Superando le posizioni politiche e i pregiudizi, partendo da ciò che Israele è, dalla sua storia. Questo il pensiero che fa da filo conduttore a “La mia terra promessa. Israele: la storia e le contraddizioni di un paese in guerra per la sopravvivenza” (dal 28 gennaio, pp. 480, 18,90 euro) , il libro di Ari Shavit che è già stato insignito del premio Natan, prima ancora della pubblicazione. L’autore, inizialmente sionista e oggi convinto pacifista, dopo aver studiato per trent’anni ragioni e aspetti del conflitto arabo-israeliano giunge a una riflessione: «la questione israeliana – spiega – non si può comprendere con argomentazioni e contro-argomentazioni. L’unico modo per affrontarla è raccontare la storia di Israele». Ed è così che nel suo ultimo lavoro si parte dal 1897, quando il bisnonno Herbert Bentwick partì con venti sionisti per portare nella “Terra della salvezza” gli ebrei perseguitati dell’Europa orientale. Poi, nel 1948, la nascita dello stato di Israele e la spirale di tensione che non si è più fermata. Un testo in cui Ari Shavit sviscera e analizza grandiosità e colpevolezza del sionismo, il senso di ansia e di paura per l’esistenza del proprio paese e, contemporaneamente, il bisogno di riconoscerne le tragiche responsabilità. Fatti, interviste, riflessioni per un libro che negli Usa è già tra i primi dieci della classifica del New York Times.
Vi ricordate di Danny, il bambino dotato della luccicanza nel romanzo “Shining” di Stephen King, da cui Stanley Kubrick ha tratto l’omonimo film? Diventato adulto è ancora lui il protagonista del nuovo lavoro dell’autore bestseller per eccellenza. “Doctor Sleep” (dal 28 gennaio, pp. 540, 19,90 euro), questo il titolo dell’attesissimo seguito di “Shining”, che si apre sul finire degli anni 70, quando un incendio rade al suolo l’Overlook Hotel. L’inquietante Jack Torrance muore nell’esplosione di una vecchia caldaia, la moglie Wendy sopravvive con gravi ferite, mentre Danny rimane profondamente minato nella psiche. Lo shining, quella luccicanza che già conosciamo, lo divora e scatena in lui incubi e dipendenza dall’alcol. Passano gli anni e la bottiglia continua a essere l’unico rimedio contro i fantasmi del passato. Questo, almeno, fino a quando Danny capirà che la luccicanza può rappresentare un dono, capace di dare pace a chi soffre e, proprio per questo, di scatenare le reazioni di nuovi spaventosi nemici.
John Carlin, giornalista pluripremiato autore di “Ama il tuo nemico”, bestseller che ha ispirato il film “Invictus” di Clint Eastwood, torna a parlare di “Madiba” a poche settimane dalla sua scomparsa. “Mandela. Ritratto di un sognatore” (pp. 192, 12,90 euro) esce il 2 di gennaio nelle librerie e racconta la storia di un leader che è stato sia combattente per la libertà che uomo di Stato. John Carlin ha avuto la possibilità di incontrarlo più volte nel Sudafrica post-apartheid: come corrispondente, è stato testimone diretto della liberazione di Mandela dopo ventisette anni di prigionia e dell’ascesa alla presidenza in un Sudafrica ancora totalmente diviso. Ha seguito, quindi, l’evoluzione politica del neopresidente, ne ha conosciuto il carisma e oggi prova a tracciare il profilo di un leader che non è stato un supereroe, bensì un uomo che non ha mai abbandonato il suo sogno.
Valentina Sala