5 Seconds of Summer, incontro con la band che ha stregato milioni di fan

E’ impressionante vedere la folla di fan che si è radunata in Piazza Duomo, a Milano, nella giornata di ieri. Migliaia di ragazzine si sono date appuntamento davanti alla Mondadori già alle prime ore del mattino, munite di striscioni, cartelloni e regali con dediche e frasi d’amore per i propri idoli: i 5 Seconds of Summer. Tutte in fila per strappare un autografo e una foto ai quattro giovani artisti australiani diventati, nel giro di pochi mesi, un vero e proprio fenomeno del punk rock mondiale. A parlare per loro sono i numeri: il primo singolo della band, “She looks so perfect” ha raggiunto il primo posto in oltre 55 Paesi su iTunes (Italia compresa), con oltre un milione di download e 45 milioni di visualizzazioni per il video del brano. Stesso destino per “Don’t stop”, primo in ben 60 Stati e 10milioni di views per la clip. Cifre da capogiro che hanno portato Luke, Calum, Ashton e Michael, tutti tra i 18 e i 20 anni d’età, ad aprire i concerti di molti artisti di fama mondiale, tra cui i One Direction, questa sera e domani live allo Stadio Meazza di Milano.
Durante l’incontro di ieri con la stampa italiana, i 5 Seconds of Summer hanno parlato dell’omonimo album d’esordio che contiene 12 brani inediti nella versione standard e 15 in quella deluxe. Il disco si apre con la hit “She looks so perfect”, inno alla bellezza e al carisma della donna ideale, una dedica a colei che ruberà il cuore dei quattro bad boys. Dopo “Don’t stop”, pezzo che parla di una relazione con una fanciulla misteriosa e corteggiatissima, ecco la divertente “Good girls”, fresca, solare, che svela come molte ragazze studiose, educate e timide, siano in realtà maestre di seduzione che esplodono di sensualità e malizia. Romanticismo a ritmo di punk con “Kiss me kiss me”, dolce quanto basta a fare innamorare le fan di tutto il mondo con una sola frase: “Baciami, baciami, baciami. E dimmi che ci rivedremo ancora. Perché non so se posso lasciarti andare via”.

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Batteria e chitarre si fondono per creare un pezzo micidiale come “18”, quinta traccia del disco. Una canzone che esprime un desiderio forte: quello di conoscere e frequentare una donna più adulta, incontrata per caso. Una situazione tanto imbarazzante quanto difficile, perché il protagonista non ha ancora compiuto 18 anni e pensa di mentire a proposito dell’età, per avere una chance, una misera possibilità con lei. In “Everything I dind’t say” ci si abbandona ai ricordi, si torna al passato, riflettendo sugli errori commessi, sulle parole non dette, sull’affetto non dato e mai ricevuto abbastanza. Distanza, nostalgia, sofferenza in “Beside You”, il cui testo mostra tutta la dolcezza di questi giovani musicisti, lontani dalla propria fidanzata (reale o immaginaria?), triste nel suo letto di solitudine. Dopo l’energica “End up here” (nella quale si scorgono briciole di electrorock), l’album propone “Long way home”, scandita dalle note di una tastiera inizialmente insistente, a supportare le voci di Luke e compagni.

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 La chitarra elettrica di Michael si fa protagonista assoluta in “Heartbreak girl”, brano che vede ancora una volta il gentil sesso al centro dei pensieri e delle emozioni dei 5SOS. Come in “English love affair”, un amore sbocciato nel Vecchio Continente, un incontro che ha lasciato il segno, un “bacio dato sotto al pioggia”, il cui ricordo fa ancora battere il cuore nonostante ora ci siano migliaia di chilometri a separare i due. Chitarra acustica, dal sapore country, per “Amnesia”, canzone che chiude l’album e che sarà il prossimo singolo estratto dal disco edito da Capitol Records.
«Non chiamateci boy band – supplicano sorridendo i 5SOS –. Siamo quattro musicisti. Teniamo molto a questa definizione. Stimiamo i One Direction e siamo felici di aprire i loro concerti italiani, ma siamo molto diversi da loro». Giovanissimi, dal look stravagante da vere rock star navigate, questi amici di vecchia data hanno cominciato a suonare durante il periodo scolastico, proponendo cover di successi targati Blink 182, Adele, Chris Brown, Justin Bieber e molti altri. I video delle loro performance caricati su youtube hanno fatto il giro del mondo, ricevendo milioni di click. «In quel momento abbiamo capito che potevamo funzionare come band e realizzare qualcosa di grande – confessa Luke –. Ora vogliamo migliorare, come cantanti e musicisti». Michael, fresco di nuova acconciatura (verde) aggiunge: «Il disco è il frutto di due anni di lavoro. Volevamo fare il miglior album possibile, facendo emergere le influenze pop e punk e farle diventare nostre. Sono orgoglioso di ciò che siamo, anche se il sogno sarebbe diventare bravi come i Kiss». I 5SOS danno molta importanza al rapporto con i fan, come spiega Calum: «Non basta avere milioni di click per avere successo. Ciò che conta è riuscire a portare tanta gente ai tuoi concerti, a sentirti suonare dal vivo. Noi teniamo molto ai nostri fan, per questo dialoghiamo con loro sui social, soprattutto su Twitter. E’ un modo per accorciare le distanze e sentirci più uniti». Infine Ashton: «Ci divertiamo molto insieme, la nostra amicizia si è rafforzata con il tempo. Girare il video di Don’t Stop è stato grandioso, un sogno che si è realizzato. La musica ci consente di far conoscere i nostri caratteri, ciò che siamo. Siamo noi stessi. E facciamo ciò che ci piace. Credo sia questo il segreto del nostro successo»

https://www.youtube.com/watch?v=MKfzMOC19Fc

Silvia Marchetti

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