Con estremo ritardo rispetto agli altri Paesi, esce finalmente anche nelle nostre sale Mud, terzo lungometraggio di Jeff Nichols. Dopo gli esordi promettenti con Shotgun Stories e Take Shelter (vincitore della Settimana internazionale della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2011), il regista americano si è affidato a Matthew McConaughey per il racconto di una storia d’amicizia tra due coraggiosi ragazzini e un uomo in fuga dal suo passato. Il film è stato presentato due anni fa alla 65ª edizione del Festival di Cannes, dove ha ricevuto una calorosa accoglienza da parte dei critici che lo hanno considerato in parte una piacevole sorpresa. La pellicola si avvale di un cast di grandissimo valore, a partire dal protagonista Matthew McConaughey, sulla cresta dell’onda dopo la vittoria dell’Oscar per il ruolo da protagonista in Dallas Buyers Club e la convincente interpretazione del duro Rust Cohle nella serie True Detective. In attesa di vederlo nell’attesissimo Interstellar di Christopher Nolan possiamo gustarci qui un’altra performance da applausi. Del cast fanno parte anche la brava Reese Witherspoon e la giovane promessa Tye Kayle Sheridan, che a soli 17 anni ha già conquistato tutti con le sue intense interpretazioni nel complesso The Tree of Life di Terrence Malick e in Joe di David Gordon Green al fianco di Nicolas Cage. Altrettanto sorprendente è l’esordiente Jacob Lofland, suo partner d’avventura.
Siamo nell’Arkansas e su un piccolo isolotto lungo le rive del Mississippi, i due amichetti quattordicenni Ellis (Tye Sheridan) e Neckbone (Jacob Lofland) incontrano Mud (Matthew McConaughey), un uomo apparentemente aggressivo in fuga dopo essere stato accusato di omicidio. Sulla sua testa pende una taglia invitante e un mandato di cattura che motiva le forze dell’ordine a spingersi anche oltre la legge. Dopo l’iniziale diffidenza, Ellis e Neckbone decideranno di aiutarlo a riconquistare l’amore della sua vita Juniper (Reese Witherspoon) e ad architettare la loro fuga insieme. La speranza è data da una barca imprigionata tra i rami di due alberi sull’isola che Mud si occuperà di tirar giù e mettere in sesto per poter scappare con la donna del suo cuore. Ellis instaurerà un grande rapporto di amicizia con Mud che sarà decisivo per la sua crescita oltre a costituire una valida alternativa alle quotidiane tensioni familiari. Quest’impresa porterà i ragazzi a correre dei seri rischi, mettendo in discussione tutte le loro certezze, comprese quelle che riguardano Mud, e rivoluzionando le loro esistenze.
Con un serpente tatuato sul braccio, una camicia portafortuna, una pistola, sempre pronto a usare, e qualche bugia di troppo, Mud riesce a incantare i due ragazzi, che si mettono dunque al suo servizio. Ma il vero protagonista del film, nonostante ciò che il titolo possa suggerire, non è lui. L’intera storia è invece raccontata attraverso gli occhi di Ellis che a quattordici anni è nel pieno della sua crescita e della sua ribellione adolescenziale. La sua caratteristica principale è uno sguardo alla perpetua ricerca d’affetto da dare e ricevere. L’unione tra Mud e Juniper sarà di fatto idealizzata dal ragazzo che la vivrà attraverso le fantasie proprie della sua età. Il forte senso di tradimento, che avvertirà nel momento in cui quelle promesse d’amore verranno meno, giocherà un ruolo essenziale nel suo percorso di crescita rendendo il film un accattivante romanzo di formazione. Le sue illusioni si dissolveranno in un attimo prima a causa della separazione tra i suoi genitori con il conseguente allontanamento dalla sua casa d’infanzia e poi tra Mud e Juniper. La triste realtà lo metterà a confronto con le bugie di Mud, la fragilità e l’incostanza di Juniper e la violenza di cui si servono gli adulti per prevalere gli uni sugli altri. Il sorriso di una sua coetanea darà a Ellis lo spunto per ripartire.
Detto ciò, Mud non è un film perfettamente riuscito a causa dei suoi eccessi: la lunghezza (ben 130 minuti!), la caratterizzazione dei personaggi (la bestialità di Mud fin troppo caricata) e una sparatoria dalle dinamiche più che improbabili. Talvolta banale, la pellicola non può certo ritenersi all’altezza di capolavori del genere, a partire dai romanzi di Salinger e Mark Twain per arrivare a Harry Potter. Sebbene il lungometraggio tragga spunto dal cinema del passato con un incedere classicheggiante, il corso lento del Mississippi non riesce a intrattenere e convincere fino in fondo. Jeff Nicholas rimane comunque un autore indipendente di grande talento, il cui lavoro di coniugazione tra la classica narrativa americana e la sua autorialità darà presto dei buoni frutti. Mud uscirà nelle sale italiane il prossimo 28 agosto, distribuito da Movies Inspired.
Rosa Maiuccaro