L’Olio essenziale di Sandalo: le proprietà

Oggi l’Equilibrista vi porta nel mondo affascinante dell’Olio Essenziale di Sandalo. Prima di illustrarvi le proprietà di questa essenza, mi voglio soffermare un po’ sull’Aromaterapia e sui principi di questo metodo, le cui origini sono incerte. Si pensa gli oli fossero conosciuti in India e in Cina già 5000 anni prima di Cristo. Secondo alcune fonti storiche, facevano uso di essenze gli ebrei, gli assiro-babilonesi e gli egizi per scopi religiosi. Un olio essenziale è una miscela di sostanze odorose prodotte da molte piante sotto forma di minuscole goccioline che si trovano nella buccia di alcuni frutti (agrumi), nelle foglie, nella resina, nella parte legnosa o nei fiori. Gli oli essenziali sono volatili, infiammabili e odorosi. Non sono solubili nell’acqua – nella quale lasciano, però, il loro aroma -, ma lo sono nell’olio e nell’alcol. Nell’Aromaterapia, come suggerisce la parola stessa, si usano le essenze per curare gli squilibri della mente e del corpo. In genere l’aromaterapeuta, avvalendosi anche di altri metodi (come per esempio il test kinesiologico), riesce a individuare l’olio adatto per una disfunzione specifica che può essere integrato in genere (non è una regola) con altre terapie sia allopatiche (Medicina ufficiale) sia alternative.

L'albero
L’albero

Nello specifico l’olio essenziale di Sandalo ha una nota di base e questo significa che si tratta di un aroma che non si percepisce subito ma resta nell’aria (se usato per esempio con la lampada per aromi) anche ventiquattro ore. Le sue proprietà sono innumerevoli ed è adoperato molto nell’Ayurveda, l’antica medicina indiana. Non vi ho detto che, secondo l’Alchimia, l’olio è l’anima della pianta, giacché in esso è racchiuso lo schema intelligenza della pianta stessa. L’Uomo – che (sempre per gli alchimisti) è un microcosmo fatto a immagine e somiglianza del macrocosmo – mediante l’olio assume le caratteristiche specifiche di quel vegetale. Immaginiamo allora il Sandalo. Com’è? Come si presenta? L’albero è sempreverde, è alto, stabile, non massiccio (supera i sette metri di altezza e raggiunge i dieci metri) ma non invade il territorio soffocando altre specie. Si estende, dunque, in altezza, con le sue radici forti e ben radicate, perciò riesce a darci stabilità ed equilibrio con delicatezza. Proprio come l’albero di Sandalo, così i nostri piedi restano radicati a terra mentre lo spirito si eleva. Insomma con quest’essenza ci addentriamo nella dimensione dell’anima senza perdere il contatto con la materia. Difatti, per i buddisti il Sandalo è l’albero del paradiso ed era, secondo la mitologia indiana, una pianta cara agli dei perché si riteneva potesse allontanare gli spiriti maligni.

Il Sandalo arriva dall’Asia Orientale e appartiene alla famiglia delle Santalacee. Il colore dell’olio essenziale, che si ricava dal legno e dalle radici, è giallo, mentre l’aroma è gradevole e delicato. Quali sono le sue proprietà? Secondo l’Ayurveda, rafforza la memoria, è un ottimo anti-infiammatorio ed ha proprietà antisettiche, in particolare agisce sulle vie urinarie e respiratorie. Allevia le tensioni, è un antidepressivo naturale, facilita il sonno, riduce l’aggressività e lo stress, è un buon fungicida ed è un discreto tonico naturale. L’olio essenziale di Sandalo però è conosciuto per le sue proprietà afrodisiache grazie all’aroma legnoso, balsamico, intenso e sensuale. Come utilizzarlo? In dosi moderate si usa per massaggi, bagni, inalazioni, suffumigi e impacchi freddi. Il massaggio può essere praticato così: mettete quattro gocce di olio essenziale di Sandalo in tre cucchiai di olio vettore (oliva, mandorle dolci, jojoba…) e massaggiate il corpo, in particolare la zona vertebrale e lombare. Nella lampada per aromi e per un bagno caldo: tre gocce. Non va somministrato in gravidanza e in generale va utilizzato con moderazione (sempre diluito), perché in dosi elevate potrebbe causare gastralgie. Quale scegliere: io sto testando l’olio essenziale di Sandalo delle Indie al 100 per cento puro e naturale dell’Erboristeria Magentina. Costa 30 euro perché si tratta di un’essenza molto preziosa. Mi sto trovando piuttosto bene. Nel prossimo articolo spiegherò come riconoscere un olio essenziale puro e come leggere le etichette. Seguitemi.

 

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