Amina ha 14 anni ed è sposata da due. E` somala ed è incinta di sette mesi. Fatima ha subito abusi sessuali da un uomo molto più anziano di lei. Maeza ha 15 anni ed è stata sottoposta a mutilazioni genitali. Un elenco di nomi e di volti che si infittisce sempre di più, con il trascorrere degli anni. Donne, anzi bambine alle quali è stata negata l’infanzia. I loro occhi sono intelligenti, vivaci eppure queste persone hanno quasi tutte una cosa in comune, oltre alle violenze subite: la mancanza di Istruzione. Le storie che vi abbiamo raccontato brevemente sono state diffuse dall’Unicef Italia attraverso uno spot che si intitola “8 marzo per le bambine”. Oltre al video menzionato, l’Organizzazione ha diffuso sempre su Youtube un cartone animato la cui protagonista è una bambina che sta per sposarsi, quando all’improvviso si rifiuta di far celebrare il rito perché desidera andare a Scuola. L’Unicef ha lanciato queste iniziative nell’ambito dell’hashtag/campagna: #8marzodellebambine: “L’istruzione come salvavita”.
Il messaggio è lapalissiano, ma di ardua applicazione: l’istruzione è l’unica vera chance per le bambine e le donne che ogni anno subiscono violenze e abusi, sia in Occidente, sia nei Paesi in via di sviluppo che nelle nazioni sottosviluppate, perché la Cultura libera la mente e cancella ogni timore reverenziale, ogni pregiudizio, ogni superstizione, migliorando l’igiene e la qualità della vita delle persone. Parola dell’Unicef Italia. Parola del presidente Giacomo Guerrera. In una nota, scritta e divulgata proprio dall’Organizzazione, si legge che il numero delle bambine che non hanno ricevuto un’istruzione primaria ammonta a 31milioni e che le donne tra i 20 e i 24 anni dei Paesi in via di sviluppo (tranne la Cina) che si sono sposate entro i 18 anni sono 70milioni. I numeri sono raccapriccianti: 54mila ragazze, tra i 15 e i 19 anni, muoiono di parto e gravidanze, 6 milioni e mezzo di bambini (71 per cento bambine) tra i 5 e i 14 anni hanno subito abusi sessuali nel mondo, 125 milioni di bambine sono state sottoposte a mutilazioni genitali, ma queste cifre sono destinate, se le Nazioni non investono in Istruzione, ad aumentare considerevolmente. La Scuola, precisa l’Unicef, è l’investimento più potente che un Paese possa fare. Infatti, si calcola che solo nell’Africa Subsahariana nel 2008 sarebbero stati protetti e salvati 1,8milioni di bambini se le mamme avessero avuto un livello di istruzione più elevato.
Il cartone animato: https://www.youtube.
Il video: https://www.youtube.com/watch?