“9 Live & Live”: il nuovo album dei Negrita

“9 Live & Live” è il nuovo album dei Negrita, che richiama il precedente disco di inediti dal titolo appunto 9. Dieci brani tratti da tre concerti registrati a Reggio Emilia, Nola e Golfo Aranci, e due inediti, di cui uno firmato da Luciano Ligabue, vanno a comporre il lavoro. Dodici tracce in cui si sprigiona tutta l’energia che Pau e soci tirano fuori durante i loro concerti. Il disco si apre con “I tempi cambiano” e con la penna di Ligabue, “Ha trovato tre minuti e mezzo liberi e c’è stato” ironizza Pau. I Riff di chitarra e la leggerezza (nel modo di cantare), che contraddistingue il frontman, rendono il messaggio meno malinconico. I tempi cambiano, questo lo sanno tutti, ma i Negrita sottolineano come lo facciano ogni secondo che passa. Soffermarsi a pensare a ciò potrebbe generare un sapore d’angoscia, ci si accorge che nessuno ha il potere di catturare il presente ma solo di viverlo. La firma di Ligabue si riconosce, soprattutto nell’unica soluzione che il testo offre: “Tieniti stretta un po’ più forte/ che anche se cambia l’orizzonte/non cambierà di un attimo/ il tempo insieme a te”. Si prosegue sulla scia del rock elettronico con il secondo e ultimo inedito contenuto all’interno del nuovo album. “Quelli che non sbagliano mai”. Critica, ma senza superbia, a chi pensa di sapere tutto. Un brano dai ricchi arrangiamenti, coinvolgente nelle musiche ma fine a se stesso con la critica che propone. “Mondo Politico” apre la sfilata di tracce di “9 Live & Live”, registrate dal vivo, lo anticipano urla e applausi dei fan. Una storia che viene da lontano, evocando i luoghi che racconta e storie di persone, di ognuno ragazzino. I muri sono dipinti da bombolette spray, riempiono le nostre città e i luoghi di periferia, con messaggi talvolta inutili, talvolta di protesta, disegnati da ragazzi che sperano un giorno di riuscire a ribaltare il mondo e la vita, che non sempre va nel verso giusto. “Senza alcun progetto per il futuro/con le mani in alto e le spalle al muro ”, canta Pau tra gli assoli di chitarra, delicati e puliti, scanditi nota per nota. La vita è un gioco, ogni tanto bisognerebbe riprendere il concetto per vivere più serenamente.

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A ricordarcelo ci pensano i Negrita, che hanno fatto della quarta traccia del nuovo album9 Live & Live”, un singolo di successo, estratto dal precedente album. “Il Gioco”, canzone di rimandi tra passato e futuro dove tutto scorre, la vita è fatta di alti e bassi, di sconfitte e successi. Il loro rock-pop disegna momenti, piccoli e grandi, che possiamo trasformare e affrontare sentendoci un po’ come eroi. La grandezza sta nel saper affrontare la vita di ogni giorno a testa alta. Tra le critiche e i riferimenti, più o meno espliciti, alla società in cui viviamo, si inserisce “Poser”, quinta traccia, che è messaggio palese rivolto a tutti gli eroi da tastiera nati con il web, ma non solo. L’intro rock e i riff di chitarra travolgenti di Mac e Drigo portano alle prime parole di Pau, che ricorda le origini della band e si scaglia con tutto ciò che oggi siamo. Popolazione di talent e selfie, che si nutre di internet. Nel parterre scoppia il caos, la gente salta, si sente Pau incitare il pubblico e si inizia a ballare. Se Sei l’amore è l’unica ballad di 9, ripresa anche in questo nuovo disco. Echi e sprazzi di suoni, chitarre distorte lontane, lunghi accordi, introducono il tema amoroso. Non solo quello univoco nei confronti di una metà. A un ascolto attento emerge il richiamo all’amore universale con un riferimento “ai piani alti”, a chi sta sopra di noi, che in molti chiamano Dio. Richiesta d’amore e salvezza, nessuno al mondo riesce da solo: “Siamo uomini, purtroppo fragili”, il finale in crescendo supporta tutta la disillusione di Pau, creata con il passare degli anni e i sogni sfumati. Un improvviso salto indietro per fotografie con “1989,” erano pochi anni prima dell’album di debutto della band, intitolato solamente Negrita. Il mondo che cambia, il crollo del muro di Berlino, Montmartre in primavera, Bruce Springsteen, Tom Waits e piazza Tienanmen. Foto nostalgiche di una giovinezza passata, con un bagaglio pieno di speranza e il vento di primavera in faccia. I cori alla Ligabue rendono il pezzo ancora più forte e personale, di quelli da cantare in compagnia alla fine delle avventure della notte. E adesso che non c’è più niente da perdere cosa si fa? Si vive finalmente, “Naufragando sul mondo, Que serà, serà!”. Un canzone spensierata e fresca che fa il punto sul presente, dove ci si rende conto un po’ amaramente che correre correre e correre, forse non serve a nulla.

Negrita

Affannarsi e stare dentro a schemi non porta alla felicità. Seguire il cuore e le passioni, scoprire il mondo e “ubriacarsi la vita di curiosità”, questo è il segreto che ci svelano i Negrita nel loro nuovo album “9 Live & Live”. Una scossa arriva con “Baby I’m in love”, i tamburi nell’intro fanno ballare anche i pali e le risposte di chitarra fanno esaltare il pubblico. La storia di un amore altalenante, che prende nelle viscere, di quelli o tutto o niente. Succede a volte di vivere storie così, dove non si capisce se si sta più male con oppure senza. A rendere il pezzo unico all’interno dell’album è la sezione ritmica, che non perde mai d’intensità. Si chiude con “Vola via con me”, il pezzo più funky del nuovo album, poco spazio è dato alle parole, a dominare il brano è una lunga jam, che si conclude con un pieno sound anni’70, dove a emergere, oltre alle chitarre, sono le derive delle tastiere verso un prog appena accennato. Un disco suonato e non costruito a tavolino, accompagnato da molta elettronica, che i Negrita sanno maneggiare bene. Rimangono l’impegno sociale e politico, alternato al tema amoroso. Il pop-rock-elettronico piace molto e fa ballare. Il loro suono caldo fa degli ultimi lavori dischi da ascoltare in macchina, in piena estate, con il braccio fuori da finestrino e il vento in faccia. Ascolta “9 Live & Live” di seguito.

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