«Il Senato dice ‘No’ all’accordo bilaterale Ue-Marocco. Oggi sono state accolte tutte le mozioni presentate che vedono quasi tutto l’arco parlamentare contrario all’intesa in questione, che va sottoposta a revisione. Il governo, dal canto suo, si è impegnato ad assumere iniziative volte a far sì che l’accordo non produca ulteriori effetti negativi per salvaguardare i diritti degli agricoltori, combattere le frodi e garantire la sicurezza alimentare, proteggere l’ambiente, sostenere la politica agricola mediterranea e promuovere il made in Italy«. Queste le parole di Confagricoltura, che in una nota giudica importante l’iniziativa delle forze parlamentari e del Governo.
«Concordiamo in pieno – ribadisce Confagricoltura – con quanto hanno detto questa mattina i senatori Di Nardo (IDV), Fleres (CN-GS-SI-PID-IB-FI), Russo (TERZO POLO-API-FLI), Gustavino (UDC-SVP-AUT-UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), Vallardi (LNP), Andria (PD) e Scarpa Bonazza Buora (PDL) nelle dichiarazioni di voto finali. Nella consapevolezza della finalità politica dell’accordo con il Marocco, che ha l’obiettivo di sostenere la transizione democratica, vanno garantite trasparenza, reciprocità e convergenza degli standard che devono orientare gli scambi commerciali e occorre tenere conto del fatto che in Marocco vengono impiegati fertilizzanti chimici vietati dalla normativa italiana perché dannosi per la salute. In una materia delicata come quella degli scambi commerciali nell’area del Mediterraneo, con impatti notevoli sulle produzioni ortofrutticole ed olivicole – prosegue la Confagricoltura – non si può procedere a forza di blitz usando l’agricoltura come merce di scambio per risolvere i problemi politici e di rapporti internazionali». Perciò, «prima di decidere ulteriori concessioni, l’Europa deve prevedere uno studio di impatto sulle conseguenze di ogni singola intesa. Confagricoltura non ha pregiudizi precostituiti nei confronti di negoziati partecipati dall’Unione Europea, ma è indispensabile che qualsiasi apertura delle frontiere si basi su regole condivise, che siano finalizzate al raggiungimento di risultati bilanciati», conclude l’Organizzazione degli imprenditori agricoli. Ma in cosa consiste l’accordo Ue-Marocco? L’accordo liberalizza in parte il commercio di prodotti agricoli e di pesca, con tariffe doganali più basse o pari a zero. Leggi il testo dell’accordo.