Una vita ricca di passioni, dal teatro alle battaglie civili, passando per quell’amore che tra alti e bassi non l’ha mai separata dal marito, il premio Nobel Dario Fo. Questo, almeno, sino ad oggi, quando nella sua casa di Milano si è spenta. Stiamo parlando di Franca Rame, memorabile attrice che questa mattina, all’età di 84 se n’è andata per sempre, dopo una lunga malattia. Era, infatti, aprile dello scorso anno quando la moglie di Fo venne ricoverata d’urgenza al Policlinico di Milano perché colpita da un ictus. Poi un altro incidente, che l’aveva costretta a letto e che da mesi non le permetteva di camminare, fino a questa mattina, quando i soccorritori non sono riusciti a rianimarla.
L’impegno teatrale e sociale – Una donna coraggiosa, Franca Rame, che nonostante episodi drammatici come lo stupro da parte di una banda di estrema destra avvenuto all’inizio degli anni Settanta, non ha mai smesso di battersi per quello in cui credeva. Un amore, quello per il teatro, che l’ha sempre accompagnata dalla nascita: una famiglia di teatranti che sin da neonata l’ha sempre portata con sé in giro per la Lombardia e che le ha passato la voglia di recitare e di fare teatro. Sposato Dario Fo nel 1954, i due attori fondano insieme diverse compagnie teatrali, condividendo la medesima passione per lo spettacolo e, in seguito, per i temi politici, tanto che i due aderiscono con convinzione al movimento del Sessantotto. Una militanza politica che, però, la porterà a vivere una delle esperienze più traumatiche: il sequestro e lo stupro da parte di un gruppo di estrema destra, in un clima politico come quello degli anni Settanta. Un evento che la Rame non ha nascosto e che ha, anzi, reso pubblico con uno spettacolo intitolato proprio “Lo stupro”. Breve, infine, la sua esperienza come politica: nel 2006 diviene, infatti, senatrice per l’Italia dei Valori ma lascerà Palazzo Madama solo due anni dopo in quanto delusa e per nulla a suo agio in un ambiente come quello parlamentare.
I commenti – Numerosi i commenti giunti in queste ore da parte del mondo politico, del giornalismo e dello spettacolo, a partire da quello del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che si è dichiarato commosso per la triste notizia. «Ricordo il suo appassionato impegno civile – ha commentato – e rendo omaggio alla continuità del suo apporto alla vita artistica e culturale del paese». «Una persona straordinaria – ha affermato anche il ministro per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo Massimo Bray – coraggiosa e instancabile, che ha contribuito alla diffusione della cultura sia in Italia che all’estero, all’emancipazione femminile e alla difesa dei diritti dei cittadini». Commosso anche l’ex compagno di partito Antonio di Pietro, il quale ha espresso il suo cordoglio per una scomparsa che «lascia un vuoto profondo». «Proviamo grande dolore e siamo vicini con affetto a Dario e a tutta la famiglia per la scomparsa di Franca Rame, che di Palermo era cittadina onoraria e con cui abbiamo condiviso importanti momenti di impegno sul piano personale e politico», è stato il commento del sindaco di Palermo Leoluca Orlando e dell’assessore alla Cultura Francesco Giambrone, cui si aggiunge quello dell’attore e regista Luca Ronconi: «Non posso che unirmi al coro di quanti rimpiangono in Franca Rame non solo l’attrice ma la donna capace di coniugare nell’esperienza teatrale il grande pragmatismo e lo straordinario slancio ideale, il lavoro sulla scena e l’impegno politico e civile». «La sua voce roca mi risuona dentro e non potrò dimenticarla», ha commentato Gad Lerner.