Quindici temi, tutti di strettissima attualità e tutti inerenti alla cultura e al territorio, sono i protagonisti delle Primarie della Cultura, iniziativa promossa dal FAI (Fondo Ambiente Italiano) che propone una grande consultazione popolare con lo scopo di promuovere e valorizzare soluzioni concrete nell’ambito della cultura, del paesaggio, dell’ambiente. Il progetto è ambizioso ma non ricco di spunti interessanti e, cosa più importante, è accessibile a tutti. Ognuno può esprimere la propria preferenza semplicemente registrandosi al sito www.primariedellacultura.it e votando per i temi che ritengono prioritari nei settori che da sempre contraddistinguono l’attività del FAI: cultura, paesaggio, ambiente. A disposizione dei votanti ci sono 15 temi selezionati, lunghi lo spazio di un tweet: dalla destinazione di una quota minima del denaro pubblico per la cultura, alle politiche per lo sviluppo del turismo, alla revisione delle norme che regolano il consumo di suolo, a misure che fermino lo svuotamento dei centri storici, all’aumento di ore di storia dell’arte nei programmi scolastici.
«Un libro è cultura, un albero è cultura, un monumento è cultura, un paesaggio è cultura. L’Italia tutta è cultura – spiega la Presidente FAI Ilaria Borletti Buitoni – La cultura è una delle grandi emergenze dimenticate. Le Primarie sono state fortemente volute dai giovani del FAI. È un’occasione per far sentire la propria voce e lanciare proposte concrete per salvare il patrimonio culturale italiano».
Ogni votante può indicare fino a tre temi. Le procedure di voto sono aperte per tre settimane, dal 7 al 28 gennaio 2013, periodo durante il quale la piattaforma internet, anche grazie all’interazione tramite i social network Facebook, Twitter, G+, permetterà agli utenti di esprimere commenti sui temi e integrarli con suggerimenti. Al termine delle operazioni di voto, tutte le preferenze raccolte tramite il sito www.primariedellacultura.it serviranno a stilare la classifica dei temi più votati. I dati saranno annunciati ufficialmente e presentati ai partiti e candidati delle prossime elezioni politiche, che potranno impegnarsi pubblicamente a sostenerli in caso di vittoria.
«L’attuale legge elettorale – prosegue la Presidente FAI – non permette ai cittadini di scegliere i parlamentari. Perciò abbiamo deciso di sostenere questa iniziativa che prova a ridare voce agli elettori, mettendo a disposizione la possibilità di individuare idee e proposte concrete che i candidati possano fare proprie. Le Primarie della cultura vogliono dare risposte ad una domanda trascurata e fondamentale per il Paese: come salvare la cultura italiana boccheggiante dopo decenni di indifferenza, come rendere lo straordinario patrimonio storico artistico a paesaggistico una ricchezza che può generare anche sviluppo, come ritrovare l’identità di un Paese la cui bellezza e arte tutto il mondo conosce».
Un invito, dunque, a tutti i cittadini a mobilitarsi e agire concretamente per la salvaguardia del patrimonio storico, artistico e culturale di cui l’Italia è ricchissima.