Aldo, Giovanni e Giacomo sono tornati al cinema nei panni de Il ricco, il povero e il maggiordomo e promettono battaglia al box office natalizio. Dal loro esordio al cinema nel 1997 con Tre uomini e una gamba hanno collezionato successi a non finire. L’ultimo risale a Natale 2010 quando sbancarono il botteghino con La banda dei Babbi Natale. Quattro anni dopo il trio torna sul grande schermo con una commedia corale di cui fanno parte anche Francesca Neri, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice. Ecco cosa ci hanno rivelato nella seguente intervista sul nuovo film che racconta di un imprenditore, di un autista e di un commerciante abusivo.
Siete sulla cresta dell’onda da più di vent’anni, com’è cambiato il vostro modo di concepire un film oggi?
Il nostro modo di scrivere un film è sempre uguale, anche molto artigianale. Questa volta ci siamo ritrovati insieme ad altri tre collaboratori per lavorare sulle delle idee di partenza che avevamo.
Perché avete atteso quattro anni da La banda dei Babbi Natale per realizzare un nuovo film?
Non sembra ma in realtà i ritmi per la realizzazione di un film sono molto frenetici. Ci vuole almeno un anno per litigare e insultarci tra noi e un altro per scartare le idee…
Ma come credete di inserirvi in questa battaglia per la conquista per box-office natalizio? Chi temete quest’anno?
Non possiamo dire che non ci interessano le gare perché non ci crederebbe nessuno. Ci fa sempre molto piacere che la gente vada a vedere i nostri film. Quelli che temiamo di più sono i pinguini di Madagascar perché noi siamo parenti dei cartoni animati. E’ una questione di umiltà.
Qual è il segreto del vostro successo?
Non esistono formule magiche ma sicuramente è fondamentale la nostra amicizia, nata in tempi non sospetti. Inoltre ci riconosciamo una certa capacità di attorniarci di attori con un’indole simile alla nostra.
Il ricco, il povero e il maggiordomo è diretto anche da Morgan Bertacca. Come mai questo innesto?
In realtà Morgan è un nostro prodotto. Collabora con noi da circa 20 anni. Ci ha messo molto del suo per cercare di creare un equilibrio ma con noi ne è uscito devastato (ridono, n.d.r.).
Forse per la prima volta vi siete dati ad una commedia corale più che ad un film incentrato sul vostro trio. Siete meno cinici del solito?
Sì, è vero. Non siamo diventati più buonisti o altro. Volevamo semplicemente dar spazio a tutti gli attori di primo livello che erano nostri comprimari nel film.
C’è anche una componente politica nella vostra comicità in questo film?
No. Innanzitutto vogliamo precisare che i nomignoli con cui Aldo si rivolge ai bambini della sua squadra di calcio sono affettuosi e ironici e privi di qualsiasi componente razzista, come potrebbe pensare qualcuno. La canzone della colonna sonora firmata da Walter Valdi “I Vahha Put Hanga” è un brano di cabaret che ci portiamo dietro come milanesi dagli anni Settanta.
A voi quest’anno spetta un compito molto arduo ovvero cercare di far ridere il pubblico italiano che si scontra ogni giorno con la crisi economica. Voi come l’affrontate?
Nel nostro film più che della crisi parliamo della solidarietà. Detto ciò, la crisi non viene mai per caso ma sempre per colpa di persone arroganti e ingorde.
Trailer del nuovo film: http://youtu.be/bGJJSCpYHJg
Rosa Maiuccaro