«I ricordi sono i mattoni con cui costruiamo la nostra esistenza», ha dichiarato Luca Zingaretti durante la conferenza stampa romana di Alla Ricerca di Dory, il nuovo film Disney Pixar diretto da Andrew Stanton, che sarà nelle sale italiane il 15 Settembre. L’interprete dell’amato Commissario Montalbano presta nuovamente la voce italiana al pesce pagliaccio Marlin, dodici anni dopo il primo film Alla Ricerca di Nemo. La smemorata pesciolina blu, che ha conquistato il pubblico nel 2004, torna come protagonista di un’avventura commovente e coinvolgente nelle profondità dell’Oceano al fianco dei cari amici Marlin e Nemo. Mentre la sua vita procede tranquilla e serena tra i suggestivi paesaggi della barriera corallina, Dory ricorda improvvisamente di avere due genitori amorevoli e decide di partire per ritrovarli e riscoprire il valore della famiglia. La meta del suo viaggio è il Parco Oceanografico che si trova in California, un centro di riabilitazione delle varie specie di animali dove il pesce chirurgo troverà nuovi amici e alleati per portare a termine la sua missione apparentemente impossibile. «Somiglio moltissimo a Dory, anche fisicamente, con gli occhi grandi stupiti di fronte al mondo. Dory è sempre sorridente, sorride alla vita e ci crede, ma è anche coraggiosa, intraprendente ed ignara. E’ un personaggio bellissimo, forse il più bello della mia carriera», ha detto ironicamente Carla Signoris che torna a dare la voce alla pesciolina blu e gialla, sottolineando che «il doppiaggio è un mondo di supereroi fatto di persone che riescono a dare un’anima ad un personaggio». Come per i Minions di Cattivissimo Me o Scrat per L’Era Glaciale, spesso i personaggi che nascono come secondari, ricevono un riscontro inaspettato da parte del pubblico e si trasformano nei protagonisti di spin-off e sequel.
Il film Alla Ricerca di Dory conferma ancora una volta la capacità della Disney di saper sfruttare le occasioni e di ascoltare i desideri del pubblico di grandi e piccoli che ama questo mondo di fantasia e immaginazione. «Il mio sogno è sempre stato quello di doppiare un personaggio Disney, ho una bambina piccola perciò anche lei ama vedere i film Disney. Infatti quando sono stata contattata per questo film le ho detto subito felicissima: “piccola farò un pesciolino” senza sapere ancora precisamente cosa dovessi fare. E lei mi ha chiesto: “ma sarà un pesce buono o un pesce cattivo” e io ho risposto “non importa magari farò il pesce palla, scherzando. Quindi quando mi hanno detto che dovevo fare me stessa è stata una catastrofe e a mia figlia non è piaciuta assolutamente questa proposta. Anche io in un primo momento ci sono rimasta un po’ male, ma poi mi sono sentita onorata di questo riconoscimento di un lavoro che ho portato avanti per tutta la vita, ovvero promuovere il rispetto dell’ambiente e la tutela del mare», ha raccontato Licia Colò che è la voce eterea e quasi divina che i personaggi del film sentono provenire dagli altoparlanti del Parco Oceanografico, al posto della voce originale di Sigourney Weaver a sua volta impegnata in campagne ambientali. Anche il celebre nuotatore Massimiliano Rosolino ha parlato dei suoi figli piccoli da non voler deludere: «Devo stare attento quando porterò i miei bambini a vedere il film perché dovranno stare svegli fino alla fine visto che papà dirà solo una cosa e se la perdono è la fine e ci rimango malissimo».
Il campione olimpico è un pesce luna, e riflettendo sul messaggio del film ha aggiunto: «Dal punto di vista sportivo in Alla Ricerca di Dory quello che sembra diverso rende speciali. Per esempio Dory è smemorata e timidona ma è anche coraggiosa e non molla mai. E proprio in questi giorni che ci sono le paraolimpiadi secondo me questo vuol dire molto». Infatti uno dei messaggi che questo nuovo film Disney Pixar urla al mondo è proprio che l’handicap fisico non è un problema come ha sottolineato la Colò: «Dory è una pesciolina che ha la memoria a breve termine, ma i sentimenti non li dimentica. Ci sono molte persone anziane come i miei genitori, che hanno la memoria a breve ma si ricordano sempre di me e di mia figlia. Quindi si tratta di una realtà del nostro tempo trasmessa in modo delicato. Il pregio dei film Disney infatti è riuscire a trasmettere valori fondamentali attraverso i sogni e la fantasia. Innescano nei bambini dei meccanismi che si riflettono su realtà molto importanti». Anche Inside Out «parlava della memoria, perché in fondo i ricordi sono i mattoni con cui costruiamo la nostra esistenza e qui sta la genialità di aver creato Dory e averla resa protagonista per ribadire il valore della memoria», ha spiegato Zingaretti, mentre la Colò ha tenuto a precisare che «la memoria è fondamentale ma bisogna avere la capacità di dimenticare a volte». I film d’animazione di oggi sono spesso realizzati non solo per un pubblico giovane, ma anche per gli adulti come genitori e nonni che possono relazionarsi con i rispettivi figli e nipoti e comprendere meglio la loro personalità, per plasmare nel modo migliore il loro futuro. «I figli sono degli individui con i loro diritti e desideri per sviluppare le loro capacità fin da bambini», ha detto Zingaretti che con il suo Marlin recita un po’ la parte del padre apprensivo che vuole tenere Nemo sotto controllo. «Purtroppo i figli a un certo punto bisogna lasciarli andare. A me fa impazzire però il fatto che i miei nipoti sentiranno sempre la voce della nonna che dice: “Zitta e nuota, nuota e nuota” per consigliargli di andare sempre avanti nella vita e non fermarsi mai», ha concluso poeticamente Carla Signoris. Tra i doppiatori italiani c’è anche la cantante rap Baby K che fa un piccolo cameo nei panni della giovane ricercatrice Debbie che lavora nel Parco Oceanografico: «La strada giusta da percorrere anche se non è immediata alla fine si trova, magari creandosela da soli come uno si crea la famiglia” ha detto in conferenza stampa, aggiungendo: “Anche io sono un po’ smemorata e spesso mi distraggo. Ho tanti ricordi anche perché ho viaggiato molto e mi sento come di aver vissuto molte vite e per molti anni mi sono chiesta Dov’è casa? perché sono nata a Singapore, ho vissuto a Londra ma sono italiana. Il mio rapporto con la memoria è qualcosa di fantasioso perché ogni mio ricordo è legato a un paese che non vivo più, quindi non c’è una grande continuità ma i ricordi sono quelli che metto nella mia musica in primis». Il lavoro dietro a un prodotto Disney è sempre impeccabile e di alto livello, ma il doppiaggio è spesso più nazionalista. Ogni paese sceglie i professionisti più adatti ai vari personaggi animati e in Italia possiamo dire che questa pratica è presa veramente sul serio come ha svelato la Signoris con un simpatico aneddoto a fine conferenza: «Quando abbiamo doppiato il primo film mi hanno fatto tornare a Roma il 14 Agosto per correggere una frase in cui Dory diceva testuggini invece di tartarughe marine».