Ariano International Film Festival 2014, i nomi dei vincitori

l-arbitro-2013-locandinaSi è concluso tra gli applausi l’Ariano International Film Festival 2014, la manifestazione cinematografica organizzata ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino, dal 31 luglio al 3 agosto. Molti, come abbiamo già avuto modo di scrivere, gli ospiti presenti (Remo Girone, Maribol Ripol, Selu Nieto, Marina Castelnuovo e tanti altri), ma i veri protagonisti della seconda edizione, la cui giuria era presieduta dall’attore e presentatore Franco Oppini, sono stati i film in gara, suddivisi in sei sezioni: Lungometraggi, Cortometraggi, Animazioni, Documentari, Serie Web e Cortometraggi Scuole. Settecento opere, giunte da quaranta Paesi del mondo, di cui sono arrivate in finale solo ottanta. Per la sezione lungometraggi è stato premiato “L’arbitro”, diretto da Paolo Zucca. Nel cast attori del calibro di Stefano Accorsi e Geppi Cucciari. Sempre per la sezione lungometraggi ha ricevuto la menzione speciale “E` la prima volta” di Claudio Serughetti, con Emanuel Caserio ed Eleonora Mancini. Una pellicola sui giovani italiani e sulle loro difficoltà in un Paese per vecchi. Il vincitore della categoria  “Animazione” è “Wedding Cake”, con la regia di Viola Baier, mentre il premio per la migliore web serie è andato a “Bodycount – The Series” di Simone Barletti; sempre per la stessa sezione ha ricevuto la menzione popolare “Bishonnen”, con la regia di Michele Pinto. Tra i documentari è stato premiato “Minerita”, diretto da Raúl De La Fuente, con menzione speciale a “29200 Puthod” di Federico Angi. Il primo classificato “Lungometraggi Scuole” è “Nicht Den Boden Berühren” di  Mia Spengler, mentre per la sezione cortometraggi il primo premio è andato a “Le Train Bleu”, con la regia di Stephanie Assimacopoulo.

Come lo scorso anno sono stati banditi i concorsi di Fotografia, i cui vincitori sono Mahfuzul Hasan Bhuiyan (Bangladesh) e  Gillian Hyland (UK), con menzione speciale a Foad Ashtari (Iran),  e Cosplay, la cui giuria quest’anno ha premiato Miriel Montague, Gabriella Bolognini e Alfredo Florio. Soddisfazione, dunque, non solo tra i vincitori della varie categorie ma anche tra i giurati. Franco Oppini più volte, nel corso dei vari eventi, ci ha tenuto a sottolineare, anche a Cultura & Culture, l’importanza dei piccoli festival, dove possono emergere grandi talenti, ma, ha detto, le Istituzioni, in primis Regione e Provincia, devono sostenere eventi come questi in un’Italia in cui c’è poco spazio per le nuove idee. E ai giovani Oppini ha detto, tramite la nostra Testata: «Consiglio ai ragazzi che vogliono lavorare nel mondo del Cinema di allargare i loro orizzonti magari facendo esperienze all’Estero».

Commenti

commenti

Lascia un commento

Torna in alto