A Napoli la mostra “Il mondo che non c’era. L’arte precolombiana nella Collezione Ligabue” dal 16 giugno al 30 ottobre.
Prima della scoperta dell’America il Mediterraneo era il centro del mondo e i traffici commerciali seguivano l’asse Roma – Grecia – Oriente. Le civiltà del nuovo continente, che poi fu chiamato America in onore di Americo Vespucci – il quale per primo capì che non si trattava delle Indie ma di un nuovo mondo -, erano ignote ma questo non significa che non avessero alcun valore. I precolombiani hanno lasciato la loro impronta indelebile in America che si evince nei manufatti e nelle imponenti strutture architettoniche.
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La mostra “Il mondo che non c’era. L’arte precolombiana nella Collezione Ligabue” rende omaggio ai Maya, angli Incas, agli Olmechi e agli Aztechi mettendo in esposizione reperti realizzati da quelle civiltà. L’esposizione, dopo essere approdata a Firenze e Rovereto, arriva a Napoli presso il Museo Archeologico Nazionale. L’iniziativa s’inserisce nelle iniziative di Classico /Anticlassico, un progetto di Paolo Giulierini.
La mostra, che ha ottenuto il patrocinio del Comune di Napoli, è promossa dalla Fondazione Giancarlo Ligabue di Venezia e dal Mibact-Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L’evento è organizzato con l’ausilio di altri enti e sponsor. La rassegna è visitabile sino al 30 ottobre 2017 e si è aperta il 16 giugno scorso.
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