Il 21 novembre, come sicuramente molti di voi sapranno, è stato proclamato il vincitore di Bake Off Italia 2, la versione italiana del programma in onda su Real Time, condotta da Benedetta Parodi. L’ultima puntata è stata intensa e ricca di colpi di scena: dall’eliminazione di Federico alla finale tra la bionda Stephanie – casalinga, moglie e mamma di origini americane – e Roberta Liso, studentessa pugliese dal volto sorridente, senza dimenticare la presenza in studio del Boss delle Torte, Buddy Valastro. La vincitrice è stata Roberta, che quando la Parodi ha pronunciato il suo nome, nei giardini della splendida villa dove è stato registrato il programma, non ha esitato a esternare tutta la sua emozione e il proprio compiacimento, abbracciando i parenti. I giudici, Ernst Knam e Clelia D’Onofrio, hanno certamente voluto premiare di puntata in puntata la costanza di Roberta nell’eseguire le difficili ricette. La vincitrice – tranne in poche occasioni – ha sempre portato a termine, con ottimi risultati, entrambe le prove (creativa e tecnica), aggiudicandosi due volte il grembiule blu. La dedizione e la semplicità della concorrente pugliese hanno messo a dura prova la creatività di Stephanie e la tecnica di Federico, dimostrando che la passione vale più di mille nozioni apprese sui libri e con i corsi. Certo, lo studio è necessario ma alla base ci deve essere amore per la pietanza che si va a realizzare, delizia per il palato e per la vista, perché un dolce va mangiato anche con gli occhi. I colori e la forma invitante stimolano il gusto, regalandoci un momento di estasi che solo il vero amore può donare.
Almeno questo dovrebbe accadere quando si mangia un dolce, ma tornando a Bake Off Italia 2, avevamo già scritto tempo fa una recensione sulle prime puntate. In quell’occasione avevo molto apprezzato i colori della scenografia e l’idea del format. Perché Bake off Italia piace? Sicuramente il pathos su cui è costruita ogni puntata conquista anche coloro che come me non sono intenditori di alta pasticceria. A questo si aggiungono altri ingredienti, quali l’affidabilità dei due giudici, abili nel giudicare il lavoro di ogni singolo concorrente che ci riporta un pochino tra i banchi di scuola. Ernst Knam poi è un genio nel suo settore, con il quale ogni giovane pasticcere dovrebbe avere la fortuna di lavorare perché i mestieri – come accadeva una volta – si apprendono sul campo, sbagliando e ritentando, con la guida di maestri che hanno o almeno dovrebbero avere un ruolo ben preciso nella società. Infatti, quando il discepolo supera il maestro, l’umanità si evolve e cresce. Si deve inoltre considerare che le ricette delle singole prove vengono realmente eseguite e sul sito di Real Time è possibile trovare tutto il procedimento. Un ottimo servizio reso!
Insomma, ben vengano programmi come Bake Off Italia che ci insegnano a impegnarci e a credere nelle infinite possibilità che la vita ci offre, anche quando altri potrebbero essere più avvantaggiati di noi. E adesso non ci resta che attendere il libro di ricette scritto da Roberta per leggerlo e recensirlo.