Cesare Cremonini: trentacinque anni ma è come se ne avesse vissuti cento. Cesare è una fonte inesauribile di idee e di emozioni, di esperienze e di creatività. Non riesce a staccare le dita dal suo pianoforte, impossibile per lui stare lontano dal palco e dal suo pubblico. Sono trascorsi pochi mesi dall’incredibile tour che ha fatto registrare sold out ad ogni tappa e meno di un anno dall’uscita di “Logico”, album da record. Eppure la voglia di far sentire nuovi suoni e di raccontarsi ancora attraverso nuove canzoni, è incontenibile. A questo scopo nasce “Più che Logico”, cofanetto (in uscita oggi per Universal Music e già primo su iTunes) che contiene tutte le sfumature di Cesare Cremonini, due cd con ben ventidue canzoni live (registrate durante l’ultimo concerto di Torino), un booklet di sessanta pagine (una sorta di diario intimo) e un mini album con quattro gradite sorprese: si tratta dei brani inediti “Buon Viaggio (Share The Love)”, singolo in rotazione radiofonica in queste settimane, “Quasi Quasi”, “46” e “Lost In The Weekend”. Quattro universi musicali che sembrano un gustoso antipasto di ciò che Cesare ci regalerà nel prossimo futuro. Siamo di fronte a un nuovo Cremonini? Forse.
“Più che Logico” è di sicuro il progetto che meglio rappresenta ciò che Cesare è diventato: “un artigiano della musica”, come lui stesso afferma. Ruolo che gli calza a pennello. Perché la sua opera va oltre le solite melodie e il classico cantautorato italiano; l’approccio e l’impegno che mostra in fase di lavorazione di un disco o di preparazione di un tour, indicano curiosità, devozione e amore viscerale per ciò che fa. Cesare ama esplorare, con coraggio e intelligenza, sonorità sempre diverse, scavare tra ricordi e sentimenti e partorire canzoni che profumano di verità, senza porsi limiti e senza alcun timore reverenziale. E, altro elemento che va sottolineato, il livello raggiunto dall’artista bolognese è decisamente internazionale (una rarità nel nostro Paese).
Cesare Cremonini è un “artigiano” perché ama sporcarsi le mani, lavorare giorno e notte, sette giorni su sette, accanto a una sola compagna: la musica. «Non ho studiato canto ma ho sempre voluto appartenere a questo mondo, fin da bambino. Sfrutto quello che so per fare bene il mio mestiere. L’arte mi affascina, in tutte le sue forme. Mi è sempre piaciuto intrattenere, creare. Mi definisco uno scrittore di canzoni, un musicista, mi piace il cinema, sono anche un organizzatore di feste (ride, ndr). Insomma, è la passione che smuove tutto», ci confessa durante il nostro incontro in Universal. Niente di più vero. Il suo sguardo si accende ogni volta che parla del suo lavoro, dei momenti in cui scrive un testo o compone le prime melodie per accompagnare ogni singola parola. La musica è magia, è confessione, è libertà. Libertà che Cremonini si è preso senza farsi troppi problemi, senza dimenticare il passato (nei Lunapop, band con la quale ha raggiunto la popolarità ma che ha lasciato per affrontare la carriera solista). Cremonini guarda con orgoglio il suo presente e, soprattutto, il suo futuro. «E’ un periodo fortunato e l’età mi permette di fare ciò che voglio», ci confessa. Certo, la strada sembra spianata. L’etichetta di teen idol è stata strappata dopo tanti anni di sacrifici, dopo aver collezionato album credibili e più maturi. Oggi una nuova consapevolezza lo accompagna lungo il cammino verso un successo sempre più grande e meritato: Cesare Cremonini è diventato un punto di riferimento per la nuova musica italiana.
«Più che Logico è frutto di quattro mesi di lavoro – ci racconta –. Ho curato molto il sound dei nuovi pezzi. Il mio mestiere è fatto di tanta solitudine in studio, necessaria per scrivere. Il concerto, il bagno di folla durante un live, invece, rappresentano il premio dopo un lungo periodo di isolamento. Il palco è vita vera». E nelle quattro nuove canzoni contenute in “Più che Logico”, che potremo sentire dal vivo a partire da ottobre, quando comincerà il nuovo tour nei palazzetti, Cesare Cremonini dipinge quattro galassie di un unico universo.
In “46” ci sono la passione per i motori, la stima e l’amicizia che lo legano al campione delle due ruote Valentino Rossi (“i motociclisti sono le nuove rock star”, afferma Cesare – Nella prossima vita vorrei essere un pilota!”). In “Buon Viaggio” si lascia andare alla spensieratezza, che non significa superficialità, ma voglia di serenità e di lasciare indietro ogni dubbio, camminando verso luoghi diversi, non importa quale sia la destinazione. “Più che Logico” contiene anche “Quasi Quasi”, ballad sull’amore dedicata a una ragazza appena incontrata (o lasciata). Un brano sussurrato, raffinato, il cui testo però ci catapulta di forza in una tempesta di emozioni contrastanti. Infine “Lost In The Weekend” sembra essere il vero lasciapassare per il domani. “Sarà la colonna sonora del Più Che Logico Tour 2015”, precisa Cesare Cremonini. In effetti, questa “preghiera elettronica” tutta da ballare apre nuovi orizzonti, una finestra che mostra un paesaggio inedito, fatto di colori e di sapori che solo un artigiano della musica, capace, attento e appassionato come Cremonini, poteva realizzare.
Silvia Marchetti