Cinema e teatri chiusi. La cultura è un bene essenziale. Ecco perché.

La cultura, secondo l’opinione corrente, non è un bene essenziale. E cosa vuol dire bene essenziale? Quali sono i beni essenziali? Per rispondere a questa domanda è importante partire dal concetto di salute. La salute è un bene prezioso che, secondo l’OMS, è “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non la semplice assenza dello stato di malattia o infermità”. Questa è una definizione che risale al 1948 e fu redatta subito dopo la seconda guerra mondiale e questo è molto simbolico, perché dopo un evento così traumatico si è voluto METTERE AL CENTRO L’UOMO CON TUTTE LE SUE ESIGENZE E TUTTI I SUOI BISOGNI. Cos’è che determina lo stato di salute OLISTICA, cioè del corpo quanto della mente che nella nostra cultura occidentale sono stati scissi, mentre in Oriente non c’è separazione tra corpo e mente così come nella visione psicosomatica. A determinare lo stato di salute OLISTICA, Oltre a fattori genetici, c’è lo stile di vita. Uno stile di vita sano ci aiuta a mantenere più a lungo lo stato di salute e benessere.

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E questo vale anche per un’emergenza come questa, anzi forse anche di più. Perché la vera prevenzione ci aiuta anche ad affrontare meglio qualsiasi patologia. Lo dice la scienza, certo non lo dico io. La cultura ci aiuta a rimanere in salute, così come l’attività fisica. Capirete che la cultura è essenziale per la nostra mente, come il buon cibo (non il cibo spazzatura) nutre il nostro corpo e il sonno ci ristora, così la cultura ci mantiene mentalmente e nutre il nostro spirito.

Cinema e teatri chiusi. La cultura come ‘coltivare’…

Cultura deriva dal latino coltivare. Tutte le volte che facciamo cultura coltiviamo e quindi ci prendiamo cura di noi stessi trasmettendo alle future generazioni tutto il nostro patrimonio e la nostra essenza di uomini. La cultura, quando è interiorizzata, ci eleva dallo stato di bestie, differenziandoci dagli animali, in un viaggio iniziatico e di trascendenza che dal basso ci porta verso l’alto. Senza la cultura siamo sicuramente non in salute, almeno quella concezione di salute che esce da una visione più meccanicistica dell’essere umano.

L’indotto culturale comprende il settore dell’arte, degli spettacoli e quindi del cinema, dell’editoria e indirettamente del turismo. E’ un indotto molto variegato che dà lavoro a migliaia di famiglie in Italia e quindi, oltre a nutrire le nostre menti nutre anche le nostre pance. Le parole sono il seme, definire non essenziale un indotto come la cultura equivale a voler sminuire e a far sentire una nullità migliaia di lavoratore. E nessuno, nemmeno in tempi di emergenza, può permettersi di dire ad altre persone che sono una nullità! Maria Ianniciello

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