Tutto ci saremmo aspettati fuorché un duetto con Arisa. E invece i Club Dogo ci hanno spiazzato, cucinando un brano originale, ricco di sapori e di ingredienti molto diversi tra loro. “Fragili”, uscito in radio nei giorni scorsi, è il secondo singolo estratto dal settimo album di Jake La Furia e soci. Un disco molto atteso, in uscita il prossimo 9 settembre e che segna una svolta nella loro carriera. Il titolo la dice lunga: “Non siamo più quelli di Mi Fist” (in riferimento al loro primo album autoprodotto, “Mi Fist”, datato 2003), come a voler tagliare il cordone ombelicale che lega il trio milanese alle sonorità e alle tematiche offerte in passato. Un’evoluzione che passa anche attraverso l’ottimo lavoro svolto da Don Joe (produttore) e da Demacio “Demo” Castellon, che ha mixato l’intero disco.
“Fragili” parla d’amore, ma lo fa secondo lo stile e la mentalità della band, attraverso frasi che tagliano come lame affilate e un ritmo tra l’ipnotico e il ricercato. La voce della vincitrice di Sanremo 2014 è un valore aggiunto, dolcezza e purezza che lavano via macchie di torbida inquietudine. Sogno e realtà si scontrano in un duello ad armi pari sul ring della vita. “Siamo fragili se tutti ci toccano. Siamo fatti di sogni che non ci fanno dormire. Cose che non si possono dire. Insieme siamo l’inizio e la fine”, canta Arisa nel ritornello del brano, accompagnata dalle delicate note di un pianoforte per poi stupire con sonorità dance, energia allo stato puro. Il tutto avviene nell’arco di pochi secondi: stravolgimenti melodici che testimoniano la voglia dei Club Dogo di sperimentare e di percorrere vie musicali ancora sconosciute.
“E la nostra vita è musica, quindi rappo sopra il tuo battito. E quanta gente ci giudica, nessuno coglie quest’attimo. Sognavo che ero innocente ma poi mi sono svegliato. E tu non c’eri per niente e restavo il tipo sbagliato”, irrompe con grinta Jake La Furia. Spazio anche al trap e al rap più tradizionale, confezionando un abito armonico dal tessuto pregiato e che non passerà certamente inosservato. Gué Pequeno completa l’opera giocando, con equilibrio, fra testo e note. Siamo ben lontani dalla spensieratezza e dalla sbornia di divertimento di “Weekend”, primo singolo uscito a giugno. Il livello qualitativo si alza vertiginosamente e finalmente possiamo dire di trovarci di fronte a un pezzo “che spacca”, di quelli che “o lo ami o lo detesti”. Nelle ultime settimane non si parla d’altro che di tormentoni estivi, hit da spiaggia e colonne sonore vacanziere. Cantanti italiani e stranieri si sfidano a colpi di acuti e di performance sui palcoscenici più improbabili (manca poco che si esibiscano pure alla sagra della salama da sugo), per far vincere al proprio brano il titolo (no sense) di “regina dell’estate 2014”. Con “Fragili” (già primo su iTunes) tale caduta di stile non si corre. Il singolo è sufficientemente furbo e ben studiato per resistere nel tempo e per piacere anche alle persone che schifano il genere, abituati a tapparsi naso e orecchie travolti dai soliti pregiudizi. La nuova era dei Club Dogo, il gruppo hip hop più chiacchierato d’Italia, sta per cominciare, con un album che promette di stupire per coraggio e creatività.
Silvia Marchetti