Coca-Cola Summer Festival, secondo round. La rassegna musicale dedicata alle hits dell’estate ha visto trionfare “Niente al mondo” di Dolcenera, splendida canzone che riesce a miscelare poesia e ritmo, dando vita a un pezzo di speranza, sogno ed energia. Ieri sera, di fronte a migliaia di persone riunite in Piazza del Popolo, a Roma, l’artista pugliese ha superato se stessa, regalando una performance da brividi, accompagnata sul palco da un nutrito gruppo di musicisti che, con violini, percussioni, pianoforte, tastiere e diversi strumenti etnici, ha sperimentato nuovi suoni e melodie.
La seconda puntata del Coca-Cola Summer Festival, condotta, come di consueto, da Alessia Marcuzzi, ha visto sfilare i brani più interessanti di questa stagione, tra pop, rock e dance. Come la scorsa settimana, proviamo a stilare una classifica dei promossi e dei bocciati della serata, e a cercare di capire quali e quanti artisti abbiano davvero tra le mani e nelle corde un tormentone estivo.
Tra i Big che hanno ricevuto gli applausi più calorosi da parte del pubblico, vi è sicuramente Emma, già vincitrice della prima puntata della manifestazione. La bella salentina si è imposta questa volta con un successo del 2013, “Amami”, uno dei singoli più venduti dello scorso anno estratto dall’album “Schiena”. Ancora una volta la Marrone ha saputo trasformarsi e reinventarsi, graffiando la disperazione e colpendo mortalmente la tristezza, con una voce potente, a tratti devastante. Tra i promossi della serata, inseriamo anche Noemi, portatrice sana di ottimismo e di talento. Tra le sue carte vincenti vi è sicuramente l’incredibile forza e la voglia continua di giocare con ritmi e parole, senza temere il giudizio altrui, senza preoccuparsi di voler piacere a tutti i costi. Un coraggio che emerge dopo anni di studi e di sacrifici, un lavoro incredibile che Noemi ha fatto su se stessa e sulla propria voce, per partorire perle come “Don’t get me wrong”, brano dal sound internazionale.
La puntata di ieri è da ricordare anche per il ritorno di Marco Carta. Dopo due anni di silenzio, il talento scoperto da Maria De Filippi si è mostrato in gran forma, incantando le tante fan accorse a Roma per ascoltare dal vivo la sua “Splendida Ostinazione”, singolo che anticipa l’uscita di un nuovo album di inediti. Marco ha cantato con una determinazione mai vista prima, con un fuoco di speranza negli occhi che era difficile intravedere fino a poco tempo fa. Bravo.
Ha lasciato tutti senza fiato e a bocca aperta, Kiesza, artista che di voce e di grinta ne ha da vendere, tosta, preparata e davvero impressionante. Sulle note di “Hideway”, pezzo 100 per cento disco, la bella cantante/ballerina si è scatenata con coreografie semi-acrobatiche e movenze breakdance degne di una vera atleta. Mostruosa. Sempre geniale Max Pezzali, che ha portato al Summer Festival uno dei pezzi più passati dalle radio, “L’Universo tranne noi”, vestendola con abiti nuovi grazie al prezioso contributo di Emis Killa, che si è offerto di salire con lui sul palco e di duettare anche sulle note di “Sei fantastica”. Un bel momento di spettacolo e di incontro tra due generazioni di artisti. A proposito di nuove generazioni e di cantanti emergenti, Rocco Hunt, vincitore dell’ultima edizione del Festival di Sanremo (Nuove Proposte), ha infiammato la piazza con il medley “Nu juorno buono/Vieni con me”, gridando il dolore della sua terra, la Campania, ma anche la voglia di riscatto e di rinascita futuri. Infine, nella lista degli artisti che promuoviamo a pieni voti, inseriamo Elisa (nonostante il brano “Pagina bianca” non sia emozionante quanto “L’Anima vola”), i soliti Dear Jack (anche il secondo singolo, “La pioggia è uno stato d’animo” sta spopolando in radio come tra le vendite), il giovane romagnolo Paolo Simoni (divertente la sua “15 agosto”) e i Tiromancino, autori della delicatissima “Immagini che lasciano il segno”, questa volta eseguita attraverso una performance coinvolgente ed emozionate. Voto 9 a Syria e alla sua “Odiare”, sincera, capace di mettere a nudo errori ed emozioni contrastanti di un amore passato che, speriamo, non torni mai più.
Veniamo ai bocciati. Nonostante il terzo posto ottenuto in classifica ieri, grazie soprattutto alla frequenza dei passaggi radiofonici, Francesco Renga sembra faticare con la sua “Il mio giorno più bello nel mondo”, brano che non rende giustizia all’estensione e alla bellezza vocale dell’artista bresciano. Peccato.
Solita minestra insipida per i Club Dogo: “Weekend” può essere piacevole al primo ascolto, mentre si guida o si cucina, ma non è sicuramente un pezzo da incorniciare e che resterà nella memoria storica e nelle migliori pagine scritte della musica italiana. Nek insiste con la sua “Hey Dio” e lo strano rapporto che lo lega alla religione e alla vita, tra dubbi, domande e senso di impotenza di fronte a ciò che di malvagio e di inspiegabile accade nel mondo ogni giorno. Un brano interessante ma che di estivo ha ben poco. La “Muchacha” Anna “(Tatangelo) ha proposto per la seconda volta il nuovo singolo scritto da Kekko dei Modà: meno sfacciata e sexy rispetto alla prima puntata, la 27enne ha cercato di contenersi sul palco, forse spaventata dalle critiche ricevute negli ultimi tempi (Anna, la colpa non è tua ma di chi ti scrive testi del genere). Da rivedere. Valerio Scanu non riesce ad essere incisivo come ai vecchi tempi: ogni sua nuova canzone sembra essere la brutta copia della precedente. Anche “Lasciami entrare” è alquanto noiosa e stancante.
Infine, i non pervenuti. O meglio, gli artisti che non hanno stravolto, con i propri pezzi, le nostre anime e che non hanno saputo farci accapponare la pelle. Deborah Iurato è apparsa fuori forma, svogliata, forse bloccata. La sua “Anche se fuori è inverno” non ha colpito e affondato come avrebbe potuto e dovuto. Prova insufficiente. Altra delusione è arrivata da Alessandra Amoroso: “Bellezza, incanto e nostalgia” presenta un testo dolcissimo e caldi ritmi latini, ma ciò non basta se il tutto non è accompagnato da cuore e trasporto durante l’esibizione. Rimandata.
Silvia Marchetti