Dopo l’approvazione da parte della Camera del ddl sull’Ilva di Taranto, immediata la risposta di Confindustria che con una nota dichiara: «Confindustria ritiene che il piano presentato oggi dall’Ilva apra uno scenario nuovo per la soluzione di una vicenda che riguarda il più importante impianto siderurgico europeo. L’investimento di 400 milioni di Euro costituisce uno degli sforzi per la bonifica e il risanamento più consistenti messi in campo da un’impresa privata, senza il contributo di fondi pubblici».
In questa fase di crisi occorre, secondo Confindustria, «sostenere una realtà industriale che ha il coraggio di investire con responsabilità nella politica ambientale». «E’ per questo necessario che il Governo e tutte le istituzioni diano il loro supporto, come peraltro avvenuto in queste settimane. Taranto e l’Ilva sono strategiche per l’economia del nostro Paese, ma sono anche l’espressione più evidente della necessità di regole certe di politica industriale nazionale», conclude Confindustria.
I FATTI
Il presidente dell’Ilva, Bruno Ferrante, ha depositato alla Procura della Repubblica di Taranto un piano di interventi immediati di risanamento degli impianti dell’area sotto sequestro che prevede di coprire i depositi di minerali, considerati tra le fonti prime d’inquinamento a Taranto. La società Paul Wurth è stata incaricata di presentare un sistema per la copertura dei parchi minerari, il quale dovrebbe ridurre le polveri del 70-90 per cento. La cifra ammonta a 400milioni di euro. Oggi la Camera ha approvato il ddl che passerà al Senato.