Corsa al Colle: proseguono le trattative. Ira di Grillo

Foto NapolitanoL’elezione del Capo dello Stato si avvicina e ancora si fatica a trovare il bandolo della matassa. A meno di ventiquattro ore dalla seduta comune del Parlamento, le trattative sono infatti ancora in corso: come si poteva immaginare, individuare un nome che possa ottenere un largo consenso non è semplice, soprattutto se si considerano gli ultimi e forti commenti del leader del Movimento 5 stelle, che senza giri di parole incolpa Pier Luigi Bersani di essere «l’unico responsabile del suicidio della Repubblica».

Ma cerchiamo di ripercorrere gli ultimi eventi e di capire a che punto siamo con le trattative. Stando a quanto emerso in queste ore sembra che il leader del Pd abbia comunicato a Silvio Berlusconi la rosa dei nomi che potrebbero essere eletti congiuntamente. Nella lista pare ci siano, tra gli altri, Giuliano Amato, Massimo D’Alema e Franco Marini, anche se stando a quanto ha affermato in mattinata la bersaniana Alessandra Moretti, il leader del Pd avrebbe per il momento tenuto nascosto un nome di alto profilo, una sorta di asso nella manica da giocare al momento più opportuno.

Ma al di là del toto-nome, stando alle indiscrezione pare che il dialogo tra Pdl e Pd stia procedendo, sempre nell’intento di trovare un Presidente della Repubblica al di sopra delle parti. Uno scenario, questo, che chiaramente ha visto la forte reazione di Beppe Grillo, che sul suo blog ha commentato senza mezzi termini le trattative in atto e la possibilità di eleggere personalità come D’Alema e Amato.

Grillo«Bersani ha ignorato i nomi proposti dal Movimento 5 Stelle per un semplice motivo – ha scritto – Gargamella ha già deciso. Ha fatto le Berlusconarie. I votanti erano due: lui e lo psiconano durante un colloquio intimo». E poi ancora: «Berlusconi vuole un garante per i suoi processi. D’Alema, il principe dell’inciucio, e Amato, l’ex tesoriere di Craxi sono candidati ideali. Dopo l’occupazione del Tribunale di Milano da parte dei suoi parlamentari, vorrebbe occupare anche il Quirinale».

Parole dure, che arrivano quasi in concomitanza con la risposta che Milena Gabanelli, candidata al Colle proprio dai 5 Stelle, ha inviato ai suoi sostenitori. Dopo una lunga notte di riflessione, la giornalista ha infatti declinato l’invito del movimento di Grillo, affermando di voler continuare a svolgere la sua professione.

Intanto anche Scelta Civica ha commentato uno dei nomi trapelati proprio in questi giorni, quello di Romano Prodi. Un’ipotesi che Sc vede come poco fattibile: «Serve il consenso anche del Pdl», ha affermato il coordinatore Andrea Olivero, difficile da avere con un nome come quello di Prodi. Tutto aperto, invece, per quanto riguarda candidati come Giuliano Amato, Massimo D’Alema e Franco Marini, cui Scelta Civica affiancherebbe senza particolari problemi anche il giudice costituzionale Sabino Cassese ed eventualmente Anna Finocchiaro e Luciano Violante.

Insomma, la partita è ancora aperta e dal suo esito dipenderanno le sorti del Paese. Al nuovo Presidente della Repubblica spetterà, infatti, il compito di decidere come uscire dall’attuale situazione di stallo politico. A lui la facoltà, per Costituzione, di sciogliere le Camere per procedere o meno con delle nuove elezioni parlamentari. Lui, primo garante dell’unità nazionale, avrà come i sui predecessori un grande ruolo istituzionale, che lo porterà a rappresentare l’Italia nel mondo e a ratificare i trattati internazionali. Sempre a lui spetterà, come si sa, il compito di firmare le leggi, di comandare le Forze armate e di presiedere il Consiglio superiore della magistratura. Un ruolo, quello del Capo dello Stato, che non è solo ed esclusivamente istituzionale, ma che spesso ha dimostrato di essere indispensabile per il Paese. Una guida, quindi, nei momenti più difficili. Basta pensare al Presidente uscente.

 

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