Costano caro alle famiglie le misure del governo Monti: tra l’Imu della manovra finanziaria, gli aumenti IVA della Legge di Stabilità e i rincari sui servizi, gli italiani si troveranno a pagare 234 annui in più per le spese di acqua, rifiuti, luce, gas e trasporti pubblici e dai 25 ai 159 euro per la tassa sulla casa. I dati sono stati rilevato dal Codacons, che spiega: «È in arrivo la stangata per il saldo di dicembre dell’Imu. I rialzi delle aliquote decisi dai Comuni produrranno, rispetto alla prima rata in acconto, un aumento medio del saldo pari a 25 euro per la prima casa (si considera il pagamento in due rate) e 159 euro per la seconda».
L’associazione ricorda che mentre l’acconto era calcolato con le aliquote base (4 per mille per la prima casa e 7,6 per mille per la seconda), il conguaglio sarà effettuato rispetto alle aliquote deliberate dai singoli comuni che possono aumentarle o diminuirle del 2 per mille sulla prima casa e del 3 sulle seconde.
«Mentre per la prima casa – prosegue il Codacons – l’aliquota deliberata solitamente non si discosta molto da quella base e la maggioranza dei comuni non l’ha ritoccata (il rialzo più frequente è al 5 per mille), per la seconda casa l’aumento è quasi generalizzato e chi l’ha alzata nella maggioranza dei casi lo ha fatto almeno del due per mille».
Ma non è soltanto l’Imu a preoccupare l’associazione dei consumatori, che prevede un aumento consistente anche per l’acquisto dei servizi, che andranno a pesare sul bilancio delle famiglie. «Rincari in arrivo anche per le tariffe di acqua, rifiuti, luce, gas e trasporti pubblici che – denuncia il Codacons – determineranno, per una famiglia media, una stangata pari a 234 euro su base annua: 23 per i rifiuti, 16 per l’acqua, 60 per l’elettricità, 123 per il gas e 12 per il trasporto pubblico locale. Si tratta di spese obbligate che incideranno pesantemente anche sulle famiglie già in difficoltà».