Il Decreto Crescita rappresenta un segnale importante nella direzione dello sviluppo. Ad esso dovranno ora fare seguito ulteriori azioni per liberare risorse per gli investimenti, rilanciare l’occupazione, soprattutto giovanile, e la domanda interna. È questa la valutazione che dà Confindustria del provvedimento approvato oggi in via definitiva dal Senato.
Il confronto costruttivo con Governo e Parlamento ha fatto sì che, durante l’iter di conversione, siano state accolte molte delle proposte di Confindustria in materia di semplificazioni, infrastrutture, efficienza energetica, edilizia. Queste ultime, in particolare, sono suscettibili di produrre un impatto positivo sull’occupazione e sugli investimenti, con possibili effetti anticiclici.
Bene anche le misure fiscali, in particolare le novità sull’Iva per cassa e sulla deducibilità delle perdite sui crediti, soprattutto in una fase di forte restrizione del credito che incide in particolare sulle pmi. Sono, invece, necessari ulteriori passi avanti sul tema degli strumenti finanziari per le imprese. Positivi gli interventi sull’agenda digitale, sulla revisione della legge fallimentare, sulla giustizia civile e le modifiche in materia di mercato del lavoro.
Quanto alle misure di riordino degli incentivi per il Mezzogiorno, Confindustria auspica che seguano a breve interventi più incisivi per favorire occupazione e crescita. Infine, Confindustria ribadisce l’esigenza di intervenire con decisione e senza ritardo sui temi dell’innovazione e della ricerca, strategici per la crescita e la competitività delle imprese.