Ha lavorato quasi tre anni per realizzare il suo nuovo album di inediti. E il risultato è davvero sorprendente. “Le stelle non tremano” è il titolo dell’ultimo disco di Dolcenera, in uscita l’11 settembre per Universal Music. Alcune delle canzoni contenute nell’album sono già note e, negli ultimi mesi, hanno fatto scatenare i fan della bella salentina, da “Niente al mondo”, hit del 2014, a “Fantastica”, protagonista dell’estate 2015, fino a “Un peccato”, singolo che sta conquistando tutte le radio italiane. «Se in Evoluzione della specie, il mio penultimo progetto, urlavo tutta la rabbia e il malessere che provavo per questo mondo, ora canto i sentimenti che possono combattere la negatività, l’ansia e la paura del futuro – ci racconta Dolcenera –. Questi sentimenti possono essere l’amore sincero per una persona, la lealtà, il coraggio, la determinazione, la resistenza. Finalmente ho uno sguardo positivo sulla realtà e mi sento libera di dimostrare la mia personalità». “Le stelle non tremano”, interamente scritto, arrangiato e prodotto dalla cantante 37enne, esce appositamente in un giorno speciale, come lei stessa ci spiega: «L’11 settembre non è soltanto ricordato per l’attacco alle Torri Gemelle, ma è una data che fu scelta da Gandhi nel 1906 per Satyagraha, il manifesto della lotta non violenta. La storia del mio nuovo disco parte proprio da qui. Il titolo ‘Le stelle non tremano’, che riprende una frase di ‘Fantastica’, significa non aver paura». Le undici canzoni del nuovo album di Dolcenera nascono dalla passione e dal duro lavoro di un’artista che non si accontenta mai e che ama le sfide. «Sono una rompiballe, lo so! – confessa ridendo –. Anche il mio fidanzato me lo dice spesso! Ma è più forte di me, ho bisogno di cercare, di scavare a fondo e di trovare nuove cose. Questo vale sia per i testi che scrivo, sia per la parte musicale di ciascun brano. Sono curiosa, testarda, meticolosa! Mentre lavoravo al disco mi sono ritrovata a leggere le opere di Pasolini, Hesse, Kant, Platone e anche del Maestro Monicelli. Niente al mondo, il primo singolo che ho lanciato, è ricco di contaminazioni e nasce proprio dopo essermi documentata e dopo aver studiato questi illustri personaggi. Volevo scrivere una canzone sulla speranza contro precarietà e disgregazione e, grazie alle letture, ho capito che bisogna combattere la passività della speranza, che non serve aspettarsi qualcosa che non arriverà mai se non viene cercato e conquistato. La soluzione sta nel senso dinamico del sogno, l’unico elemento capace di cambiare la nostra vita». Tra filosofia, sentimento e ricerca, Dolcenera ha percorso un cammino avventuroso e magico, scoprendo nuovi suoni, colori e idee che hanno arricchito la sua creatività e acceso il desiderio di osare senza porsi alcun limite. «In questo nuovo album gioco molto con gli strumenti e le orchestrazioni – afferma l’autrice e interprete di Le stelle non tremano –. Ho cercato e ottenuto un equilibrio magico tra ritmo primordiale, prodotto soprattutto dall’uso di tamburi e rullanti, e sonorità più moderne, con campioni di batteria elettronica e synth». In effetti il disco è ricco di sonorità differenti. In esso troviamo un’alchimia di generi e di melodie accattivanti, dal pop più classico alla dance più esaltante, dal rock più graffiante al sound dell’estremo oriente prodotto da arpe e gong. «Un peccato e Figli del Caos, ad esempio, sono canzoni nate durante il mio tour teatrale in Cina – ci svela Dolcenera -. Richiamano infatti ricordi, odori, immagini e ritmi che si rifanno all’estremo oriente, a un incrocio di culture e tradizioni, all’umanità affollata che tanto mi ha fatto pensare al caos e al senso della ricerca della felicità e dell’ideale». Se con “Accendi lo spirito”, nota come la canzone del fischio, Dolcenera ci ha fatto divertire e ballare, con “L’anima in una lacrima” e “Immenso”, ci farà sospirare ed emozionare. «Immenso è una delle mie preferite del nuovo album – precisa Emanuela –. Forse per l’arrangiamento molto particolare, moderno ma al contempo fedele alla tradizione della musica italiana, o meglio, di quella napoletana. E’ un pezzo che ruota attorno a diversi punti di vista, c’è lo spazio che riempie il cuore, ma anche un vuoto che crea un abisso nell’anima. Il tutto provocato dalla mancanza di una persona». Un altro brano del disco che presenta un sound ricercato e figlio di sperimentazione e coraggio, è “2vite”: «Una miscela di influenze ragamuffin e reggae, con un’orchestra che suona sulla scala pentatonica. Il tutto unito a suoni acidi e bassi distorti. Ho impiegato anche due, tre mesi per realizzare una canzone – ci confessa Dolcenera –. Ma ci metto davvero tanto impegno e tutta me stessa in ogni cosa che faccio. Dallo sport alla musica, dalla cucina alla lettura. Sono fatta così! La passione e l’amore che ripongo in una cosa mi fa passare l’ansia del cambiamento. Esorcizzo la paura con la voglia di sorprendermi. E’ l’unica cosa che mi salva». Voto album: [usr 4.5]
Silvia Marchetti
- Le foto della cover e le altre immagini del disco sono di Paolo Cecchin