Tutelare le foreste significa tutelare e garantire un futuro più verde. È questo il messaggio che Federparchi, Kyoto Club e Legambiente lanciano in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste, che si festeggerà in tutto il mondo domani 21 marzo. Un’occasione per ribadire l’importanza di una maggiore tutela e valorizzazione di questo prezioso patrimonio, minacciato dai cambiamenti climatici e dalla conversione, sempre più diffusa, del suolo ad altri usi. Ogni anno vengono, infatti, perduti circa 13 milioni di ettari di foreste. Per fronteggiare questa perdita, le tre associazioni nel 2007 hanno dato vita al Comitato Parchi per Kyoto, che si occupa di attivare in Italia progetti di forestazione nelle aree protette e promuovere campagne d’informazione per una gestione sostenibile del territorio. Fino ad ora il Comitato ha avviato quasi 30 progetti, coinvolgendo 44 aree protette per un totale di 76.051 alberi piantumati.
«Salvaguardare le foreste – dichiara Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi – significa avere impatti positivi sul clima, sulla biodiversità, sulla salute ed il benessere dei cittadini. In questi anni Parchi per Kyoto, oltre a dare un contributo concreto in termini di contenimento della CO2, ha cercato di creare una sinergia tra le imprese e le aree protette italiane per avviare progetti di forestazione. I parchi naturali, che in Italia coprono circa il 10% del territorio, sono infatti soggetti del tutto funzionali e strategici ad ospitare progetti di rimboschimento finalizzati a sottrarre anidride carbonica dall’atmosfera».
Le foreste rappresentano il più importante serbatoio di biodiversità per l’80 per cento delle specie animali e vegetali della Terra, garantiscono la protezione del suolo, la qualità dell’aria e delle acque e forniscono importanti beni e servizi pubblici per ben oltre 7 miliardi di persone. Inoltre mitigano gli effetti dei cambiamenti climatici, poiché funzionano come serbatoi di assorbimento del carbonio, e forniscono una protezione naturale contro gli effetti del dissesto idrogeologico.
«Ogni albero nel corso del suo intero ciclo di vita – spiega Catia Bastioli, Presidente Kyoto Club – permette l’abbattimento di una quantità stimata in circa 700 Kg di CO2. Per questo riteniamo importanti i progetti di forestazione e i risultati ottenuti fino ad ora lo stanno dimostrando. Inoltre non dimentichiamo che l’importanza degli interventi di forestazione è stata riconosciuta sia dal Protocollo di Kyoto sia dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici».
«Nella lotta ai cambiamenti climatici – dice Rossella Muroni, direttore generale di Legambiente – è importante seguire un percorso virtuoso che coinvolga istituzioni, associazioni e cittadini, per garantire un futuro sostenibile. E Parchi per Kyoto è stato pensato anche per essere una campagna di informazione rivolta ai cittadini sensibilizzandoli sul problema dei cambiamenti climatici e la perdita delle foreste. Temi da sempre cari a Legambiente, che promuove ad esempio iniziative per la diffusione del verde urbano, perché piantare un albero significa contribuire alla salute della Terra e dare un futuro più ecosostenibile alle generazioni che verranno».