La recensione e la trama del film “Dracula Untold”, con Luke Evans
In Dracula Untold – il film diretto da Gary Shore, con Luke Evans nel ruolo del padre dei vampiri, e uscito al cinema il 30 ottobre scorso – le vicende storiche s’intrecciano con la leggenda in un mix originale e ricco di riflessioni sull’uomo e sulla società contemporanea. La fantasia diventa storia e viceversa in “Dracula Untold” che eccelle per la fotografia e per la sceneggiatura, scritta da Matt Sazama e Burk Sharpless. Nel film ci s’interroga sulla morte – che può essere sconfitta attraverso il sangue, simbolo della vita – sull’amore, sulla famiglia, sul rapporto padre e figlio. Ma soprattutto la pellicola di Gary Shore si occupa più dell’uomo che del vampiro, partendo da un quesito, al quale nessun cineasta aveva prima risposto in modo esaustivo. Il lungometraggio di Shore infatti parte da una domanda: chi era il conte Dracula prima di diventare un non morto che vive nelle tenebre, che ha soprattutto due punti deboli, l’argento e la luce del sole, e che si ciba di sangue umano? E` un principe valoroso, dal cuore nobile, che, dopo essere stato fatto schiavo dal re dei Turchi, con i quali aveva acquisito la fama di impalatore, torna in Transilvania; il suo nome è Vlad III di Valacchia, un re vissuto nel 1400, realmente esistito ricordato come un sovrano sanguinario (le versioni sono diverse) che si battè contro i Turchi, impedendo così la loro avanzata in Europa. Il Dracula, targato Luke Evans, è affascinante e coraggioso. Il protagonista difende il suo popolo quando il sultano Mehmed Secondo (Dominic Cooper) decide di reclutare 1000 giovani per farne dei combattenti, tra questi c’è anche il figlio del principe. La storia che si ripete. Tutto torna, in corsi e ricorsi nella vita di Vlad, come nella scena finale che tanto ricorda un altro film, quel Dracula di Bram Stoker, diretto da Francis Ford Coppola.
Tornando alla trama, il principe, pieno di speranza, si reca in una caverna in cima alla montagna, dove vive un essere mostruoso (Charles Dance) che divora le sue vittime. Vlad, un po’ come Ulisse e altri personaggi mitologici, viaggia così nelle tenebre, nella foschia di una notte di luna piena, nei meandri misteriosi del Sé che tutto sa e tutto conosce. Lo fa senza paura perché la sua motivazione è grande. Deve salvare il suo popolo, la sua bellissima moglie Mirena (Sarah Gadon) e suo figlio dall’attacco ottomano e quindi scende a patti con il diavolo che, si sa, quando dà pretende sempre qualcosa in cambio, il cui prezzo è altissimo. Ed è proprio nella caverna che si svolge uno dei dialoghi più belli e illuminanti del film. Il demone dona a Vlad potere e forza che nessun uomo possiede, ma il principe dovrà resistere per tre giorni alla sete di sangue. All’alba del terzo giorno tornerà ad essere com’era prima e, chissà, magari avrà anche salvato il suo popolo.
Dracula Untold appassiona e coinvolge soprattutto per la sua originalità. Nel film nulla è lasciato al caso, dalla scelta del cast (ognuno a proprio agio nel suo ruolo) ai costumi e alle scenografie. L’immagine si tinge del blu di una notte misteriosa, con panoramiche spettacolari. I primi piani ben evidenziano lo stato d’animo del protagonista, come anche le riprese dei dettagli quando il corpo umano assume le sembianze di quel mostro, di cui – dice Dracula – a volte c’è tanto bisogno…
Ecco com’è nata la leggenda del conte Dracula
Il trailer di “Dracula Untold”: http://youtu.be/0upZYG31JyY
Maria Ianniciello