Un semplice clic e l’acquisto è fatto. Questo, più o meno, il principio base dell’e-commerce, che si sta diffondendo sull’intero territorio nazionale come lo strumento privilegiato per gli acquisti, dall’abbigliamento ai libri ai servizi. In questo contesto nasce Buyonz che, dopo un anno di operazioni di start up e consolidamento, definisce la propria struttura, amplia l’organico e si costituisce come Gruppo, istituendo tre società specialistiche focalizzate sull’e-commerce – AZ Distribution, Buyonz Service e Buyonz Retail – e realizzando la prima organizzazione in Italia di eccellenza nel commercio elettronico che opera sia nel mercato business sia nel mondo consumer con un’offerta globale.
Il nucleo di Buyonz è nato nella primavera del 2011 da un gruppo di imprenditori e manager con un’elevata conoscenza delle nuove tecnologie digitali e del Web, una vasta esperienza nell’ambito delle vendite online e la fiducia nelle opportunità di crescita del commercio elettronico a livello mondiale e nazionale. Il gruppo di soci iniziale – Roberto Addeo, Fabrizio Albergati e Paolo Chiaramida – ha lavorato su un modello di business decisamente originale, ha integrato un’infrastruttura tecnologica d’avanguardia ed esteso l’organico con profili esperti di settore, per realizzare una struttura di eccellenza, unica nel suo genere, che oggi porta nel mercato italiano un significativo livello di innovazione, tecnologica e di processo, e una forte competenza specialistica nell’e-commerce.
Buyonz Group utilizza il Web per connettere aziende e consumatori finali e per aiutarli nelle rispettive attività, tutelando gli interessi di entrambe queste sue due tipologie di clienti. Si basa, infatti, su un modello di business innovativo riuscendo a servire sia il mercato business sia il mondo consumer. Rendendo sinergiche le tre unità di cui si compone – AZ Distribution, Buyonz Service e Buyonz Retail – Buyonz Group produce un’offerta e-commerce integrata e globale.
Per gli shopper online, le persone che si rivolgono alla Rete per gli acquisti – 9 milioni di italiani secondo l’Osservatorio eCommerce B2c 2011 della School of Management del Politecnico di Milano – Buyonz Retail rappresenta un punto di riferimento che può supportarli nel trovare le offerte migliori, più convenienti e sicure, mirate per le loro specifiche esigenze.
Nonostante l’e-commerce si stia diffondendo a macchia d’olio, non sempre le esperienze dei consumatori sono positive. «Overbooking, difficoltà di prenotazione e rimborsi non soddisfacenti, sono i principali disservizi che denunciano gli utenti del social shopping – spiega Massimiliano Dona, Segretario generale dell’Unione Nazionale Consumatori (UNC) – senza dimenticare i più ‘classici’ ritardi di consegna per i prodotti e merce non conforme alle attese. I gruppi d’acquisto, spesso, tendono a lavarsene le mani, attribuendo l’intera responsabilità al fornitore, ma non è un atteggiamento corretto -conclude l’avvocato Dona- insomma se Groupon, Groupalia, LetsBonus e simili arrivano ad incassare oltre il 50% del prezzo versato dall’utente, dovrebbero farsi carico anche di eventuali disservizi almeno nella misura in cui hanno omesso di verificare l’affidabilità del partner».
Il presidente dell’UNC commenta così i dati della ricerca condotta dall’Osservatorio e-commerce B2C Netcomm-Politecnico di Milano sul commercio elettronico. Ma non dimentica di ricordare come proprio l’e-commerce sia uno dei pochi settori che resiste alla crisi e fa girare l’economia del Paese. «Il banco di prova dell’ecommerce sarà dicembre 2012, con quello che gli esperti considerano il primo vero Natale online. L’online è uno dei pochi settori che regge alla crisi – prosegue Dona – la motivazione è sicuramente da ricondurre all’idea che su internet si risparmi, ma anche alla diffusione di tablet e smartphone che hanno reso più facile l’accesso alla Rete. Gli italiani stanno abbandonando l’iniziale riserbo per il commercio elettronico (e le migliaia di segnalazioni che giungono quotidianamente ai nostri sportelli sono una prova) e hanno consolidato negli ultimi dodici mesi l’abitudine ad acquistare su siti, club online e gruppi d’acquisto. Proprio questi ultimi sono da considerarsi i veri giganti del settore, ma purtroppo sono anche l’oggetto principale delle lamentele dei consumatori».