Venerdì, 20 marzo 2015, ci sarà un’eclissi solare. Marco Galliani dell’Istituto Nazionale di AstroFisica ci spiega che cos’è un’eclissi di sole e anche come guardarla senza rischi permanenti per i nostri occhi. Ci parla inoltre degli altri fenomeni celesti che si verificheranno nel 2015.
Il poeta e pittore William Blake scrisse che se il Sole e la Luna dubitassero anche solo per un attimo del loro potere smetterebbero di esistere. E in parte è vero. Il sole ci riscalda, ci illumina, permettendo al pianeta Terra di trarre forza dalla sua potente energia, dalla quale nasce la Vita. Senza il Sole, l’uomo e tutti gli esseri viventi non esisterebbero. La Luna vive di luce riflessa, ma non per questo essa è meno importante. Infatti, il nostro satellite, con le sue fasi, condiziona la Terra più di quel che crediamo. Ogni tanto il disco lunare oscura il Sole e, usando il linguaggio delle metafore, i due corpi celesti si baciano appassionatamente, provocando nell’uomo sensazioni contrastanti che vanno dal timore alla pura contemplazione. In verità l’umanità è sempre stata saggia. Nelle antiche culture il Sole era venerato perché, nonostante non fosse conosciuto per quel che in realtà è, se ne comprendeva tutto il suo valore; le reazioni di questi popoli alle eclissi erano tra le più disparate e molti di loro esorcizzavano la paura con una serie di riti propiziatori. La domanda a questo punto sorge spontanea: che cosa è in realtà un’eclissi di Sole? «Si tratta di un fenomeno prettamente geometrico, che si crea quando la Luna si trova tra la Terra e il Sole determinando così un cono d’ombra, il quale eclissa temporaneamente il disco solare che per alcuni minuti scompare. Luna e Sole hanno dimensioni diverse; dalla Terra il Sole è più distante della Luna, il cui disco, quando si crea questo cono d’ombra, è più grande e riesce a coprire, nelle aree di totalità, la nostra stella», spiega a Cultura & Culture Marco Galliani, responsabile delle Relazioni Esterne e Istituzionali dell’INAF, Istituto Nazionale di AstroFisica. Le eclissi sono di due tipi. «Quando la Terra s’interpone tra il Sole e la Luna, creando un cono d’ombra che oscura il disco solare – il quale a sua volta non emana la sua luce verso il disco lunare – si parla di eclissi di Luna», precisa Galliani. La prossima eclissi solare è prevista per venerdì, 20 marzo, e avrà una durata di due ore. «Siccome non tutte le località italiane si trovano sullo stesso meridiano, ci sarà una variazione da un luogo all’altro della penisola di qualche minuto – afferma Marco Galliani -. Il fenomeno inizierà intorno alle 9.30 e terminerà tra le 11.40 e le 11.45. Il massimo oscuramento dovrebbe esserci tra le 10.15 e le 10.45; in Italia l’eclissi sarà parziale, perché appunto ci troviamo in una fascia in cui si vede al massimo il 75 per cento dell’oscuramento del disco, nelle zone del Nord. Scendendo verso Sud, arriviamo al 55 per cento a Roma e sotto il 50 per cento di copertura in Sicilia».Ci sarà, quindi, «una diminuzione della luce diffusa, cioè si affievolisce il senso di luminosità nel momento di massima copertura».
L’eclissi totale si potrà osservare in zone sfavorevoli da raggiungere, poiché, precisa Galliani, «il fenomeno interesserà nella sua totalità le aree del Circolo Polare Artico». Come influirà sul pianeta? «Non ci saranno conseguenze – afferma Galliani -. Nelle fasce di totalità si potrebbe innalzare una brezza ma si tratta sempre di fenomeni transitori che non producono effetti permanenti né sul clima, né su altre situazioni che possano coinvolgere l’uomo». La prossima eclissi solare, visibile dall’Italia, è prevista per il 12 agosto 2026, mentre l’ultima, sempre totale, che ha interessato il nostro Paese, risale al 15 febbraio del 1961. I fenomeni successivi sono stati sempre parziali. Oltre all’Eclissi di Sole del 20 marzo 2015, si potranno vedere diversi fenomeni celesti. «Tra le cose più interessanti ci sarà il 23 maggio l’opposizione di Saturno con il Sole, il 5 giugno Venere sarà al massimo della sua visibilità serale e il primo luglio è prevista una congiunzione tra Venere e Giove. Siamo anche in attesa di un paio di Comete e… poi come sempre ad agosto, il 13 in particolare, ci sarà lo sciame di meteore, quest’anno senza la Luna. Il 28 settembre dall’Italia potremmo vedere inoltre un’eclissi lunare, mentre a dicembre avremo un altro sciame di meteore», annuncia Galliani. Insomma, il 20 marzo tutti con gli occhi al cielo (ben protetti da occhiali adatti e a norma) e chissà magari qualcuno, da qualche parte, alzando lo sguardo riconsidererà il suo microcosmo, sentendosi più piccolo, anche un po’ insignificante, e forse capirà di essere parte del Tutto.
Eclissi di Sole: attenzione agli occhi!
E` importante non guardare il Sole senza protezione. «Non bisogna mai guardare il Sole, prima, dopo e durante l’eclissi a occhio nudo, né con telescopi e binocoli se non sono dotati di filtri solari. La luce è talmente forte che può creare dei danni considerevoli e permanenti alla vista. Io consiglio di comprare degli occhiali, acquistabili a un costo irrisorio, che filtrano, in maniera efficiente, i raggi solari», avverte Marco Galliani che aggiunge: «La copertura del disco in Italia è relativa. Anche uno spicchio di sole può essere sufficiente per danneggiare i nostri occhi».
Per approfondire. L’eclissi in immagini
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Maria Ianniciello